RUIZ E’ VICINISSIMO AL NAPOLI. ORMAI E’ FATTA, RUIZ E’ UN CALCIATORE AZZURRO. MANCANO GLI ULTIMI DETTAGLI PER CHIUDERE CON VICTOR RUIZ. GLI EMISSARI AZZURRI SONO IN SPAGNA PER CONCLUDERE LA TRATTATIVA CI SIAMO. COMPLICAZIONI PERCHE’ DATOLO NON TROVA L’ACCORDO. IN SERATA DOVREBBE ESSERCI IL SI…
Quanto suddetto è solo una minimissima parte dei titoloni che da giorni invadono giornali, telegiornali e siti di informazione sportiva.
“Una telefonata allunga la vita”. Così recitava uno storico spot televisivo a proposito di un’importante azienda di telecomunicazione italiana. Una trattativa per un buon calciatore fatto passare per fuoriclasse invece, allunga la vita sportiva al Calcio Napoli ed ovviamente al suo presidentissimo De Laurentiis.
Stando a quanto si sente dai colossi mediatici nazionali e locali non si è ben capito se nelle ultime settimane la società azzurra sia andata in Spagna per trattare Lionel Messi oppure Victor Ruiz. Si perché l’acquisto di questo, pur bravo ma ancora in nuce, atleta sta tenendo col fiato sospeso i sostenitori partenopei tant’è che i principali siti di informazione sono praticamente intasati. E allora viene da porsi la domanda, ma non è che Victor Ruiz non sia altro che il secondo nome di Lionel Messi?
Facendo un po’ di ricerche nel mondo della rete, purtroppo, si scopre che Victor Ruiz ha sì un altro nome, ma non si tratta di Leo Messi bensì di Torre: ovvero Víctor Ruiz Torre. Ma allora perché tutto questo fermento intorno a questa trattativa?
Si parta da un dato di fatto: gli spagnoli quando son venuti a giocare in Italia non hanno mai reso quanto invece le aspettative promettessero. Inoltre il catalano è la seconda stagione che fa da titolare, quindi non si può certo dire che sia un astro nascente esploso in giovanissima età (alla Messi per intenderci). Sicuramente già da ora è un buon calciatore che può diventare col tempo un ottimo atleta, ma da qui a farlo passare per il colpo del secolo ce ne passa.
La trattativa però sembra lunga ed estenuante, così lunga che rischia di portare il Napoli di nuovo alle ultime giornate di mercato senza aver concluso altre trattative in reparti altrettanto importanti.
Che manca un centrocampista è lapalissiano e sotto gli occhi di tutti. Inler sta stupendo partita dopo partita ma a De Laurentiis di aprire il portafogli proprio non gli va, inoltre c’è un Mascara, in scadenza di contratto, che attende solo la chiamata azzurra dopo aver rifiutato la Sampdoria proprio per approdare ai piedi del Vesuvio. Il proprietario della Filmauro non vuol saperne neanche in questo caso: perché spendere due milioni ora, quando a Giugno lo si può avere a parametro zero?
In realtà delle motivazioni ci sono: il giocatore originario di Caltagirone sarebbe una perfetta alternativa a Lavezzi, Cavani ed Hamsik e rientrerebbe nei parametri societari senza nessuna difficoltà, sarebbe un calciatore che potrebbe tranquillamente sedersi in panchina senza fare troppe storie, inoltre potrebbe risolvere uno degli annosi problemi del Napoli – i calci di punizione. A Giugno potrebbe trovare un’altra sistemazione o magari rinnovare col Catania, oltre al fatto che gli azzurri senza una valida alternativa in attacco non si sa per quanto a lungo possano tenere questo ritmo sostenuto, e in campionato e nelle altre competizioni.
E allora perché tutto questo casino intorno a Ruiz? Forse, come al solito, per tenere le menti dei tifosi impegnate in altro, addormentandole con la favola dell’acquisto del secolo chiamato Victor Ruiz. Ma la zona Champion’s non si raggiunge con le favole: ci vogliono i fatti. Ridursi all’ultimo giorno di mercato per prendere di nuovo un simil-Sosa o un simil-Cribari sarebbe davvero la goccia che fa traboccare il vaso. Sbagliare quest’anno non è consentito: se prima il capro espiatorio era Pierpaolo Marino, ora non si hanno più scuse. Facta, non verba.
Marco Branca
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