A volte i sogni si realizzano quando ormai la vita sembra avere regalato già il meglio e forse quando si erano anche perse le speranze di realizzare proprio quel sogno che si aveva da ragazzi.
Questo che potrebbe essere il soggetto di un film, in questo caso l’esempio calza a pennello, è il riassunto della vita di Christopher Plummer, recentissimo vincitore del premio Oscar, edizione 2012, ed entrato nel guiness dei primati in quanto è il primo attore a conquistare l’ambita statuetta a 82 anni. Un sogno che si realizza, dunque, visto che vincere il premio più ambito è il sogno di ogni attore. Lo ha confermato anche lo stesso Plummer ritirando la statuetta: “Quando sono uscito per la prima volta dalla stanza di mia mamma, ho provato il discorso di ringraziamento per l’Oscar – ha dichiarato -. Per fortuna l’ho dimenticato”.
Ha scherzato il “vecchio” Christopher, splendido padre gay nel film Beginners di Mike Mills, felicissimo di avere fra le mani l’Oscar inseguito tutta la vita. Fissando la statuetta, nel corso dell’84esima edizione del premio, ha detto: “sei solo due anni piu’ vecchia di me… – e ancora – dove sei stata durante tutta la mia vita“.
Per un oscar meritato, anche se tardivo, ne sono in arrivo altri da accaparrarsi senza fatica, anche se immaginiamo a carissimo prezzo. A Los Angeles, infatti, verranno battute all’asta nella mattinata di mercoledì (ora italiana), dalla casa d’aste Nate Sanders di Santa Monica, 15 statuette originalissime. Fra gli Oscar messi all’asta quello del 1941 vinto da Orson Wells per Quarto Potere ma anche quello del 1933 assegnato alla pellicola Cavalcade di Frank Lloyd, e quelli vinti nel 1946 da I migliori anni della nostra vita di William Wyler.
Inutile dire che l’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che assegna gli Oscar, non ha affatto gradito l’iniziativa ma purtroppo per lei non ha nessun strumento legale per fermare l’asta. D’altronde una cosa del genere è già successa e ha avuto anche compratori d’eccezione: nel 1999 Michael Jackson acquistò, alla cifra record di 1,54 milioni di dollari, la statuetta per il miglior film vinta da David O. Selznick grazie a Via col vento. E questo non è stato il solo caso di Oscar “conquistato” non per meriti artistici ma a suon di dollari.
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