Un’altra “piccola” umiliazione è in arrivo per i napoletani: una notizia che lascia l’amaro in bocca – e sottolinea, per l’ennesima volta, il marchio che la città si porta dietro a causa di anni di cattiva gestione delle sue emergenze – è stata portata in consiglio comunale dal consigliere Stanislao Lanzotti. Questa volta è stato il comune di Mestrino a ricordare Napoli solo ed esclusivamente per le sue criticità: per promuovere la raccolta differenziata, infatti, il comune padovano ha utilizzato sul proprio sito ufficiale un’immagine del Vesuvio circondato da un mare di rifiuti. Il senso del messaggio è piuttosto esplicito: vi conviene attuare una buona raccolta differenziata, altrimenti questa è la fine che attende le vostre strade.
Mentre il consigliere Lanzotti, indignato, ha richiesto che il comune di Napoli si costituisca parte civile, facendo causa a quello di Mestrino, il sindaco De Magistris ha invitato il collega leghista a visitare la città. Marco Valerio Pedron, però, evidentemente preoccupato dal risalto mediatico che un tale incidente diplomatico avrebbe potuto causare alla propria giunta, ha preferito contattare personalmente De Magistris e, non riuscendo nell’intento, ha inviato una lettera ufficiale di scuse, sottolineando che si è trattato di “una leggerezza dell’Ufficio ambiente che senza riflettere ha pubblicato quell’immagine” e che il comune ha “provveduto a rimuovere immediatamente la foto”. Aggiungendo anche: “Lungi da me creare qualsivoglia polemica”.
Sarà, ma ai napoletani resta il dubbio, dal momento che simili incidenti diplomatici si sono verificati già in altre occasioni: sono pochi, ad esempio, i cittadini che hanno dimenticato la pubblicità veneta diffusa durante una delle peggiori emergenze rifiuti di Napoli, quando, temendo un ritorno d’immagine negativo per l’intera penisola, il Veneto incitò i turisti tedeschi a visitare la regione utilizzando lo slogan “Venezia non è Napoli” e le immagini delle due città a confronto: la prima “linda e pinta”, l’altra costantemente sommersa da rifiuti.
Anche a causa dei pregiudizi che la città subisce, il lavoro per rilanciare il turismo locale sembra essere ancora più complesso che in altre regioni. La Campania appare famosa soprattutto per località come Capri, Positano, Amalfi, piccole oasi di benessere che surclassano la degradata e storica Partenope. Per dare una nuova spinta al turismo, tra i progetti dell’assessore alla cultura Antonella Di Nocera, compare il cosiddetto turismo a tema – già sperimentato a Parigi e Londra – che prevede l’attivazione di percorsi tematici specifici attraverso i quali il visitatore potrà scoprire le bellezze della città: dai monumenti, alle attività commerciali storiche, agli scorci più caratteristici. Cinque percorsi – coinvolgono tutti il centro storico – sono già attivi; tra questi “Le scale di Napoli”, che tra scale e gradini conduce i turisti negli anfratti a picco sul mare più affascinanti di Napoli, e “La via delle muse”, un percorso d’arte e cultura che accompagna i turisti tra i vicoli di Port’Alba, passando per il Conservatorio, l’Accademia, le botteghe di antiquariato di via Costantinopoli.
Inoltre, tra le più discusse opportunità di incremento del turismo risalta la ormai prossima Coppa America: le regate della World Series attese a Napoli il 7 e il 15 aprile 2012 sono costate investimenti, fatica e polemiche, ma promettono lavoro, opere pubbliche che costituiranno miglioramenti strutturali per i territori coinvolti nell’evento, nonché un ritorno d’immagine ed economico di segno positivo. Certo, sarà necessario rispettare i tempi prefissati per i lavori strutturali, una scadenza davvero dietro l’angolo, fissata per la fine del mese di marzo.
Per le regate di maggio 2013 l’amministrazione comunale intende riqualificare – e chissà che questa volta non ci riesca per davvero – il territorio di Bagnoli affinché possa essere nuova location per le gare, mentre sono in corso d’opera i lavori di prolungamento della scogliera del lungomare di via Caracciolo, necessari per la competizione velica del prossimo aprile; lavori per lo più contestati da ambientalisti e cittadini: in particolare l’architetto Isabella Guarini ha dichiarato che gli interventi a via Caracciolo rappresentano “uno stupro, si sta realizzando uno scempio. Hanno usato il trucchetto della provvisorietà delle opere per vandalizzare il territorio che, lo ricordo, è soggetto a serrati vincoli paesaggistici e monumentali”.
La Coppa America d’aprile partirà da Mergellina: le imbarcazioni percorreranno l’area antistante il Castel dell’Ovo per giungere a quella dinanzi alla Villa Comunale. Grandi modifiche attendono, pertanto, anche la Villa Comunale: circa 1 milione di euro occorrerà per la creazione del villaggio della Coppa America; stands tubolari – dunque facilmente rimovibili al termine della kermesse – per sponsor, mostre culturali e punti di ristoro accoglieranno curiosi e visitatori; per l’occasione saranno migliorati i giardini e l’illuminazione, aggiunte sedie e panchine nei pressi della Casina Pompeiana (che sarà risistemata per fare da scenario a spettacoli e premiazioni), riparati viali e vialetti utilizzando materiale tufaceo. Inoltre, auspicando un grande flusso turistico il comune ha anche predisposto, nelle nove giornate dedicate alla Coppa America, linee di bus che collegheranno piazza Vittoria ai grandi musei della città e walking tours – ovvero passeggiate guidate – che partiranno da via Caracciolo per condurre i visitatori verso via Toledo o il quartiere di Chiaia.
Sara Di Somma
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