Dopo l’incendio, e il conseguente blackout, che l’ha lasciata alla deriva per diverse ore a largo delle Seychelles, la nave da crociera Costa Allegra si sta lentamente avviando in un porto sicuro. Le operazioni di messa in salvo della nave sono iniziate ieri mattina quando il peschereccio francese ‘Trevignon’, 90 metri di lunghezza, ha agganciato la Allegra trainandola verso le coste. L’arrivo era previsto per il pomeriggio di ieri sull’isola di Desroches, ma poi per ragioni di sicurezza e logistiche si è deciso di far tappa direttamente a Mahé, la capitale delle Seychelles che può garantire condizioni migliori per l’attracco, lo sbarco e l’accoglienza dei passeggeri a bordo della nave.
A causa delle forti correnti però, l’arrivo della nave a Mahe’ è slittato di alcune ore. Secondo le stime della Guardia costiera italiana, la nave dovrebbe arrivare in porto intorno alle 5.30 (ora italiana) di domani, giovedì 1 marzo. Tuttavia, non si possono escludere ulteriori ritardi nell’orario d’arrivo. Nelle prossime ore infatti, il team di tecnici inviato dalla compagnia dovrebbe giungere a bordo della nave nell’estremo tentativo di rimettere in funzione i propulsori, anche se in modo parziale.
La situazione a bordo – fa sapere il Comando delle Capitanerie di Porto – è tranquilla, e non ci sono pericoli né per la nave che per i passeggeri che tuttavia devono fare i conti con i disagi dovuti alla mancanza di energia elettrica. Manca la luce appunto, le cucine non funzionano, e i rifornimenti di cibo vengono portati in elicottero. Ma soprattutto i condizionatori non vanno e la temperatura all’interno della nave è diventata insopportabile, tanto che il comandante ha chiesto a passeggeri ed equipaggio di dormire sui ponti. La Compagnia Costa “si sta impegnando per garantire la miglior assistenza possibile a tutti – si legge in una nota – per rendere il loro disagio il più breve possibile e far raggiungere la loro prossima destinazione. Anche oggi arriverà un elicottero per rifornire la nave di torce elettriche (circa 400) e pane, dato che a bordo, in assenza di energia elettrica, non può essere prodotto. Non mancano cibo e altri generi di conforto. La velocità della nave, nonostante il clima caldo-umido, crea una leggera brezza che aiuta a rendere la situazione più sopportabile”.
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