Il portiere abruzzese, cresciuto nel Pescara, dopo tre stagioni con la squadra biancoazzurra, passa alla Juventus nell’estate del 1997 a soli vent’anni. Nella prima annata in bianconero, in cui la “vecchia signora” vince lo scudetto ed arriva a disputare la finale della Champions League, De Sanctis è chiuso da Peruzzi e Rampulla e non viene mai utilizzato. L’esordio in maglia juventina avviene il sei dicembre 1998, nella partita di campionato contro la Lazio.
Dopo due anni a Torino, De Sanctis viene acquistato dall’Udinese dove nelle prime due stagioni e mezzo (nell’estate del 2000 conquista la Coppa Intertoto), fa da dodicesimo a Luigi Turci, fino a quando, nelle ultime dieci partite del campionato 2001/2002, riesce a conquistarsi il posto da titolare nella squadra friulana. Alle dipendenze di patron Pozzo resta complessivamente per otto stagioni, mettendo insieme 194 presenze.
Nel 2007, avvalendosi di una norma Fifa (l’articolo 17), Morgan decide di tentare l’avventura all’estero accasandosi in Spagna, al Siviglia. In terra andalusa, però, non ha fortuna e si ritrova a fare la riserva di Palop, riuscendo comunque a conquistare una Supercoppa di Spagna. Dopo un solo anno con la squadra iberica passa in prestito al Galatasaray, vincendo la Supercoppa di Turchia contro il Kayserispor, pur non disputando il match da titolare. La titolarità indiscussa la conquista con l’inizio del campionato. Terminato il prestito in Turchia, l’estremo difensore torna al Siviglia, che nell’estate del 2009 lo cede al Napoli. Con il club partenopeo, De Sanctis sottoscrive un contratto di quattro anni.
L’ex juventino debutta ufficialmente in azzurro il sedici agosto 2009, nella partita Napoli-Salernitana valevole per la Coppa Italia. Le prime prestazioni, con Roberto Donadoni in panchina, di De Sanctis all’ombra del Vesuvio non sono esaltanti, ma con il cambio di guida tecnica e l’avvento al timone del Napoli di Walter Mazzarri, Morgan cresce di rendimento e dimostra di essere un portiere molto affidabile ed in grado di dare sicurezza a tutto il reparto difensivo. Nel suo primo campionato a difesa dei pali azzurri, l’abruzzese si toglie anche le soddisfazioni di parare tre calci di rigore a Cristiano Lucarelli (Livorno), Fabrizio Miccoli (Palermo) ed Antonio Di Natale (Udinese) e mantenere la porta inviolata per sette partite e complessivi 547 minuti, dando un contributo fondamentale per la qualificazione del Napoli ai gironi dell’Europa League. Nello scorso torneo di serie A, De Sanctis stabilisce, con 799 minuti, il nuovo record d’imbattibilità interna nella storia del Napoli, facendo meglio del “giaguaro” Luciano Castellini che si era fermato a 763 minuti nell’annata 1981/1982. A fine stagione, gli uomini del Presidente Aurelio De Laurentiis conquistano l’accesso diretto ai gironi della Champions League ed il portiere stabilisce un altro primato: è l’unico calciatore della serie A ad essere stato sempre presente in campo sia nel campionato 2009/2010 che in quello 2010/2011, disputando settantasei partite, tutte da titolare, senza mai essere sostituito. Nella stagione in corso è stato spesso decisivo, specie in Champions League, nelle sfide interne contro Bayern Monaco (para un rigore a Mario Gomez) e Manchester City.
MORGAN E LA NAZIONALE – Dal 1994 al 1995 è nel giro dell’under diciotto. Arriva poi il salto nell’under ventuno con la quale vince l’Europeo di categoria nel 2000. Il trenta marzo 2005, con Marcello Lippi in panchina, esordisce nella Nazionale Maggiore in una partita amichevole contro l’Islanda giocata a Padova. Nel 2008, con Donadoni Commissario Tecnico, viene convocato per gli Europei ricoprendo il ruolo di terzo portiere alle spalle di Buffon ed Amelia. Anche con la gestione Lippi-bis, il numero uno del Napoli resta nel giro azzurro, guadagnandosi le convocazioni per la Confederations Cup 2009 ed i Mondiali di “Sud Africa 2010”. Dopo un anno di assenza, rientra tra i convocati per la Nazionale il quattro agosto 2011, quando Cesare Prandelli lo chiama per l’amichevole disputata a Bari contro i Campioni d’Europa e del Mondo della Spagna. Torna a difendere i pali dell’Italia l’undici ottobre 2011 contro l’Irlanda del Nord, proprio a Pescara, nello stadio in cui era cresciuto, dopo quasi tre anni dalla sua ultima presenza con la maglia azzurra della squadra quattro volte Campione del Mondo.
RICONOSCIMENTI PERSONALI – Al termine della stagione 2009/2010, per il fair play dimostrato nel corso della stessa, vince il “Pallone d’Argento”. Il sette giugno 2011 vince il Trofeo Rocky Marciano, premio assegnato al miglior sportivo abruzzese dell’anno. Ieri a Roma, in Campidoglio, ha ritirato il premio “Andrea Fortunato, lo sport è vita”, organizzato dall’ “Associazione Fioravante Polito”.
Stefano Boggia
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