2012, un anno da ricordare e raccontare

“Anno bisesto, anno funesto” dice la saggezza popolare. E in effetti il 2012 doveva essere l’ultimo anno di vita del pianeta terra (almeno secondo i Maya). Insomma più funesto di così ce ne vuole.  E invece, per fortuna, passata la psicosi da fine del mondo, siamo ancora qui a poterlo raccontare ai posteri, perché se ripercorriamo a ritroso questi dodici mesi ci accorgiamo che l’anno che sta per finire è stato piuttosto intenso di eventi internazionali che nel bene o nel male vanno ricordati. Il  2012 è stato l’anno dell’ennesima guerra a Gaza e delle Olimpiadi di Londra. L’anno della rielezione di Obama alla Casa Bianca e di un’altra insensata strage di innocenti in una scuola americana.  Ci hanno lasciati in tanti, come succede ogni anno. Abbiamo detto addio a Lucio Dalla, Whitney Houston, Donna Summer, Piermario Morosini, Vigor Bovolenta, il papà di ET Carlo Rambaldi e l’uomo che per primo ha camminato sulla Luna, Neil Armstrong; e a proposito di spazio, Marte quest’anno non ci è mai sembrato tanto vicino. Ma il 2012 è stato anche l’anno più nero della crisi economica, almeno nel nostro paese. Le imprese falliscono, i consumi calano e la disoccupazione raggiunge dati allarmanti. Perciò il nostro augurio è che nel 2013 tutti gli italiani possano tornare a guardare al proprio futuro senza preoccupazioni, e che soprattutto negli occhi dei giovani possa riaccendersi un barlume di speranza e fiducia per un domani migliore.

ADDIO A L’UOMO CHE CONQUISTO’ LA LUNA

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“Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un passo gigante per l’umanità”. Questa storica frase fu pronunciata da Neil Armstrong, l’uomo che per primo mise piede sulla Luna il 21 luglio del 1969. Come allora, tutto il mondo si è fermato alla notizia della sua scomparsa, il 25 agosto. L’astronauta che comandò la missione Apollo 11 aveva 82 anni ed è morto a seguito di un complesso intervento di quadruplo bypass coronarico. “E’ stato tra i più grandi eroi americani – ha detto il presidente Obama dopo aver appreso la notizia - . Quando lui e il suo equipaggio atterrarono sulla luna si realizzarono le aspirazioni di un’intera nazione. Dimostrarono come lo spirito americano può andare oltre l’inimmaginabile e che niente è impossibile”.

A cura di Enrica Raia e Roberta Santoro

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