4-3-4: non è uno schema calcistico, ma è il ripetersi, in ordine cronologico, di una sequenza numerica durante la storia dei Papi.
1276: In un anno vi furono quattro Papi che si succedettero.
1409-1417: per otto anni vu furono tre papi regnanti contemporaneamente nel mondo.
2014: quest’anno due Papi hanno santificato altrettanti loro predecessori.
Correva l’anno 1276.
Il 10 gennaio morì Gregorio X, che regnò dal primo settembre del 1271 sino al 10 gennaio del 1276, eletto dopo ben trentatre mesi di conclave(il primo considerato tale, riunito a Viterbo).
Evitando l’episodio increscioso della sua elezione (ove i cardinali non riuscirono a prendere una decisione ed il popolo infuriato tolse loro il cibo e addirittura scoperchiò l’edificio in cui erano riuniti), il nuovo Pontefice fissò regole ben precise sull’elezione del suo successore: creò il primo Conclave (letteralmente “sotto chiave”), evitando contatti con l’esterno e addirittura riducendo il cibo ai porporati finche non avessero eletto un nuovo rappresentante di Cristo.
Amico di Marco Polo, tentò senza successo di risanare la guerra tra Guelfi e Ghibellini ma soprattutto riunì il concilio ecumenico di Lione: raggiunse l’obbiettivo di impostare una nuova crociata, moralizzare il clero ed infine riunire la chiesa romana con quella greca.
Purtroppo gli incredibili eventi successivi (altri tre Papi nel giro di un anno), vanificarono ogni provvedimento.
Il 21 gennaio del 1276 fu eletto Innocenzo V, che regnò solo fino al 22 giugno dello stesso anno: fu il primo pontefice domenicano, eletto (stavolta) alla prima riunione di conclave.
Pio, modesto e buono, il Papa si lasciò spesso consigliare da Carlo d’Angiò e tentò di rappacificare le guerre della penisola: volle continuare il cammino del predecessore (preparando le imminenti crociate e tentando un ricongiungimento con la chiesa greca) ma purtroppo morì improvvisamente.
Volendo scegliere un Papa di transizione, il conclave elesse il cagionevole Adriano V: eletto difatti l’ 11 luglio del 1276, morì l’agosto dello stesso anno.
Costretto fin da subito a restare a letto, abolì la severa legge del conclave (con l’idea di ripristinarla dopo una riforma più mitigata) e non fece a tempo a compiere null’altro perché morì poco dopo.
La vicenda poteva diventare surreale perché in seguito alla morte d’Adriano V, vi fu un ennesimo conclave che elesse il cardinale Vicedomio Vicedomini (col nome di Gregorio XI) che però morì prima ancora di essere ufficializzato.
Finalmente il 20 settembre del 1876 fu eletto il Papa Giovanni XXI: durò neppure dodici mesi, ma almeno superò l’anno incredibile del 1876.
Correva l’anno 1378, quasi un secolo dopo l’incredibile annata del 1276.
Il conclave del 8 aprile 1378 elesse all’unanimità Papa Urbano VI: il Pontefice però rivelò fin da subito un brutto carattere (verso gli stessi cardinali che lo avevano appena eletto), al punto che i porporati decisero (clamorosamente) di eleggere un nuovo Papa in contrapposizione, Clemente VII.
Il secondo Papa fu immediatamente scomunicato dal primo (diventando un anti-Papa) e nessuno dei due volle dimettersi: Urbano VI restò a Roma, mentre Clemente VII risedette ad Avignone.
Nel frattempo i due Pontefici morirono e furono sostituiti: Urbano VI da Bonifacio IX (dopo da Innocenzo VII ed infine da Gregorio XII) e Clemente VII da Benedetto XIII.
Nel 1409 si svolse un concilio a Pisa, nel tentativo di sanare il grave scisma: la situazione peggiorò, poiché fu eletto Papa Alessandro V, che dichiarò eretici gli altri due Pontefici, ma fu a sua volta da loro disconosciuto (alla morte fu sostituito da Giovanni XXIII).
Il Concilio di Costanza (riunitosi dal 1414 al 1417) ordinò la scandalosa situazione e destituì i tre Pontefici (Gregorio XII fu l’unico ad accettare la decisione e si ritirò a vita privata) ed elesse Martino V.
Il Vaticano riconobbe ufficialmente Papi, coloro che furono eletti a Roma.
Corre l’anno 2014.
La giornata attuale è curiosamente collegata agli eventi del 1378: Gregorio XII fu l’ultimo Papa a dimettersi prima di Benedetto XVI, mentre Angelo Roncalli decise di chiamarsi Giovanni XXIII, ignorando il suo omonimo “pisano”.
La cerimonia di santificazione di ben due Papi (Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II), ha visto la presenza fisica d’altri due Pontefici, Francesco e Benedetto XVI, il Papa emerito.
Almeno per questa volta la curiosità numerologica desta simpatia e non provoca successivi scandali.
Antonio Gargiulo
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