Morirà? O sopravvivrà e continuerà ad azzeccare ogni diagnosi, sempre con quel suo adorabile piglio da burbero? Comunque andrà non aspettatevi certo un happy end, l’uscita di scena del medico più scorbutico che la televisione abbia mai conosciuto sarà una di quelle da ricordare. Parola di Hugh Laurie, l’attore inglese che lo interpreta. «Me ne andrò con il botto e senza piagnucolare», assicura. Forse non sarà lui ad avere gli occhi lucidi quando House appenderà per sempre il camice al chiodo, ma che dire dei milioni di telespettatori che dopo 177 episodi gli diranno addio? Quando si parla di Gregory House non esistono mezze misure. Lui è uno di quei personaggi che o lo sia ama o lo si odia alla follia. E in chi lo ama, la sua “dipartita” televisiva lascerà un grande vuoto dentro. Negli Stati Uniti manca poco meno di un mese al season finale del 21 maggio, mentre noi italiani resteremo incollati davanti al televisore fino a giugno, visto che l’ultima stagione di Dr. House – Medical Division debutterà su canale cinque in prima serata martedì 24 aprile con un doppio episodio a settimana. C’è chi ha detto che l’epilogo di House rappresenta la fine di un’era sul piccolo schermo; sicuramente sarà la fine di un personaggio unico nel suo genere, un anti-eroe dei tempi moderni che nonostante le perplessità iniziali ha saputo conquistarsi a poco a poco il suo spazio.
81 milioni di persone in 66 paesi del mondo hanno visto almeno uno dei 177 episodi di “Dr. House MD”; in Italia, House è la seconda serie televisiva americana più vista in base ai dati raccolti dalla Accademia dei Telefilm (il suo personale boom di ascolti è stato registrato il 14 novembre 2007 su Canale 5 con 6.760.000 spettatori e il 24,1% di share) dietro ad un altra grande medical drama come “Er – Medici in prima linea” (7.179.000 spettatori e il 26,4% di share nella puntata del 4 dicembre 1997 su Rai due).
«Non sono triste, sono complicato. Alle donne piace». Numeri a parte, House al pubblico tutto, non solo quello femminile, piace tanto. Anticonformista, misantropo, arrogante, narcisista, cinico, depresso e tossicodipendente. La sfilza dei difetti di questo personaggio potrebbe continuare all’infinito. Sull’altro piatto della bilancia c’è la genialità, la logica e le infallibili deduzioni che hanno permesso a questo ‘Sherlock Holmes della medicina’ di risolvere i casi clinici più assurdi. Ed è proprio in questo mix di genio e sregolatezza il segreto del suo duraturo successo. Tutti i tentativi di addolcirlo in queste otto stagioni sono miseramente falliti, ed è meglio così perché House lo preferiamo antipatico, insensibile e sgarbato. Un modo di fare che forse nella vita reale è a dir poco irritante, ma che in tv si trasforma in una calamita a cui è difficile resistere. E questo è solo uno dei tanti motivi per non perdere la stagione finale di “Dr. House MD”.
L’altro è sicuramente la curiosità di sapere quale destino attende l’amato e odiato medico. [SEGUONO SPOILER] Il titolo dell’ultimo episodio trasmesso si chiamerà “Everybody dies” (tutti muoiono), un titolo che lascia pochi dubbi; si tratta solo di capire quale personaggio lascerà la serie alla fine. Alcuni indizi lascerebbero presagire che sarà proprio lui, House, ma questa è una scelta anche un po’ troppo scontata per essere credibile. Ma per qualcuno che forse andrà via ce ne sono invece altri che ritornano, a partire dalla Dr. Martha Masters, il personaggio interpretato nella settima stagione da Amber Tamblyn; Al Princeton Plainsboro Hospital farà poi nuovamente capolino anche la sexy Olivia Wilde alias la dottoressa Remy ‘tredici’ Hadley. La Wilde, che deve al lunatico dottore la sua carriera hollywoodiana sempre più in ascesa, renderà omaggio alla serie che l’ha lanciata partecipando agli ultimi due episodi della ottava stagione che da indiscrezioni, saranno “Wilson-centrici” ovvero incentrate sul dualismo tra Gregory House e il suo migliore amico e collega Wilson, interpretato da Robert Sean Leonard. Lasciando da parte per un attimo la conclusione, concentriamoci invece sulla season premiere in onda stasera. Avevamo lasciato House, alla fine della settima serie, su una spiaggia in attesa che arrivasse la polizia ad arrestarlo, dopo che in preda a escandescenze era piombato con la sua auto nel salotto della Caddy. L’ottava serie riprende con un salto temporale di un anno e in una prigione. Ma nemmeno otto mesi dietro le sbarre sono riusciti a cambiare l’insopportabile e menefreghista House, né tantomeno a minare le sue geniali intuizioni che aiuteranno i medici del carcere a salvare la vita di un detenuto. Nel secondo episodio della premiere, dal titolo Transplant, la visita inaspettata di Foreman, ora primario dell’ospedale, offrirà ad House la possibilità di ritornare ad aiutare il Princeton Plainsboro e il suo amico Wilson a risolvere il caso di un paio di polmoni in attesa di trapianto che stanno per collassare. Orfano del suo storico team, House sarà aiutato da una giovane assistente asiatica Chi Park (Charlyne Yi), e naturalmente il genio della diagnostica riuscirà anche stavolta con i suoi modi anti convenzionali, a venire a capo dell’intricato caso.
Enrica Raia
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