Pochi giorni fa, a Scampia, il sindaco De Magistris ha inaugurato una nuova isola ecologica, ribadendo che il riciclo e la raccolta differenziata rappresentano le strade da seguire per uscire dall’emergenza rifiuti, nonché per attuare un’inversione di rotta, ormai necessaria e chiesta “a gran voce” dal nostro pianeta, verso l’adozione di nuove strategie ed abitudini di vita, di un sistema di buone pratiche che tuteli l’ambiente. “Una giornata importante non solo per Scampia ma per l’intera città perchè l’isola ecologica rappresenta un supporto fondamentale per la raccolta differenziata – ha dichiarato il sindaco in questa occasione – Un altro tassello che si va ad aggiungere al nostro percorso per costruire un ciclo dei rifiuti virtuoso, che ha già visto l’estensione della raccolta differenziata porta a porta, ma anche l’apertura dei centri di trasferenza di via Brecce e via Brin e che, entro maggio, vedrà la promulgazione del bando per la costruzione dell’impianto di compostaggio”. Un ciclo dei rifiuti virtuoso che prevede anche l’apertura di altre tre isole ecologiche per quest’anno e tre per il 2013, per garantire a ciascuna municipalità un proprio spazio di raccolta dei rifiuti, facilmente accessibile.
Dalla raccolta differenziata alla riduzione dei rifiuti fino al “no” alle discariche e ai termovalorizzatori, Napoli si propone come città simbolo di cambiamento in tema di tutela ambientale e, proprio per questo, è stata sede dell’iniziativa nazionale di maggior rilievo per l’Earth Day 2012. In occasione della Giornata della Terra, promossa da Unesco e Fao e giunta quest’anno alla sua 42esima edizione – anche se, con il solito ritardo, noi italiani la celebriamo solo dal 2007 – un grande concerto al Palapartenope, nella serata del 22 aprile, ha riunito gli artisti del gruppo Rezophonic, “la nazionale italiana del rock” capitanata da Mario Riso, già impegnata nella realizzazione di pozzi d’acqua e scuole in Africa.
L’evento, promosso da Earth Day Italia con il sostegno del Ministero dell’Ambiente e di numerosi partner nazionali ed internazionali ha visto protagonisti più di venti artisti italiani del mondo della musica e dello spettacolo: Enrico Ruggeri, Sud Sound System, Francesco Sarcina (Le Vibrazioni), Roy Paci, Elena Di Cioccio (Le Iene), Olly (Shandon – The Fire), Pier Ferrantini (Velvet), Piotta, Ringo (Virgin Radio), Andy (Fluon), Stef Burns, Pino Scotto, Livio Magnini (Bluvertigo), Eva (Prozac +), Emiliano (Linea 77), Kg Man (Quartiere coffee), Marco “Garrincha” Castellani (Le Vibrazioni – Octopus), Max Zanotti (Deasonika), Sasha Torrisi, Alteria (Rock tv – NoMoreSpeech), Ketty Passa, Gianluca Battaglion (Movida) e Filippo Dallinferno (The Fire). Ospite internazionale, l’indonesiana Angunn, ambasciatrice di Buona Volontà della FAO, da un anno impegnata in progetti per il rimboschimento delle zone costiere colpite dallo tsunami.
Il concerto, andato in onda solo il giorno dopo su Sky1, è stato definito a chilometro zero poiché è stato possibile seguirne la diretta soltanto in rete, grazie al live streaming in Internet. Presenti il sindaco De Magistris e il ministro dell’ambiente Corrado Clini – che, tra l’altro, prima di partecipare al concerto si è mostrato molto disponibile nell’incontrare un gruppo di manifestanti accorsi da Quarto per ribadire il proprio “No” alla discarica del Castagnaro – che hanno aperto la serata prima di lasciare il palco alla conduttrice Serena Dandini.
L’anno scorso, in occasione degli eventi per la celebrazione dell’Earth Day, l’Italia ha aderito all’iniziativa del WWF “Earth Hour – l’ora della Terra”, invitando a spegnere le luci per un’ora in difesa del pianeta. Quest’anno, a Napoli, le luci si sono accese per illuminare il palco del Palapartenope e la nuova strada da seguire per migliorare la qualità della vita del pianeta, inevitabilmente legata a quella delle popolazioni che lo abitano. Un segnale forte, d’impatto quello partito dalla nostra città per sensibilizzare i governi e l’opinione pubblica allo sviluppo sostenibile, alla riduzione dei rifiuti, al risparmio energetico. Tra l’altro, a proposito di impatto, il concerto non ne ha avuto sul pianeta perché l’evento è stato ad emissioni zero: le emissioni di CO2 prodotte nel corso della serata sono state, infatti, compensate con la creazione di 13.000 mq di foreste in Costarica.
Sara Di Somma
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