Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte.
“Ho visto tutte le partite dalla Cina. Ora siamo padroni del nostro destino, il risultato è sempre nelle nostre mani anche se dobbiamo dire che questo è un mondo non sempre facile dove bisogna navigare a vista. Le variabili sono molteplici e dietro l’angolo, non bisogna mai distrarsi un attimo. Di certo, questo campionato è davvero intrigante ed equilibrato. I valori stanno venendo fuori, mi fa piacere essere al terzo posto. Reja non molla mai, questo gli fa onore, sarebbe stupido pensare il contrario. Stamattina ho parlato con il presidente di Lega, Beretta: in questa settimana ci dovrebbe essere contemporaneità. Non possono esserci degli anticipi, altrimenti si perde di vista la competizione. Se il Lecce dovesse perdere sabato e qualcun altro sarebbe già salvo, potrebbe giocare in maniera più rilassato favorendo, dunque, qualcuno e scontentando un altro. Questa situazione non giova come trasparenza comportamentale: sia chiaro che non sto accusando nessuno, ma la sportività è fondamentale, poi vinca il migliore. Sembra quasi che noi cozziamo contro la razionalità e contro la coscienza delle persone perbene, pare che commettere degli illeciti ed essere antisportivi sia diventato lo sport nazionale. Non bisogna mai abbandonare il concetto di sana competitività, altrimenti vengono meno anche delle logiche commerciali. Se tutto fosse falsabile, creerebbe un irreale stato di limbo paranoico”. Tanti i tifosi napoletani al Dall’Ara: “Mi auguro che siano davvero 10mila. L’anno scorso mezzo stadio parlava napoletano, fu una sensazione straordinaria con coinvolgimento ed eccitazione. Si sentì la vera solidarietà partenopea. Io partirò sabato e starò con i ragazzi. Sarò pure io sugli spalti e sarò un tifoso. Sarebbe bello se domenica fossimo in ventimila a Bologna. La penultima giornata può giocare un ruolo decisivo, voglio dire che quest’anno ci ha regalato soddisfazioni notevoli. Non bisogna dimenticare che in finale di Champions ci saranno Bayern Monaco e Chelsea, due squadre che noi abbiamo affrontato facendo una bellissima figura. Purtroppo con il Chelsea abbiamo subito un gol di troppo al San Paolo e abbiamo sfiorato il quarto. Anche questo capita. Ho visto il gol di Snejider dell’Inter: ha segnato da una posizione impossibile. Ci sono dei momenti in cui tutto va bene e altri in cui le cose non vanno. Pandev? Secondo me noi abbiamo grandi giocatori, alcuni si sono espressi in maniera più evidente e continuativa, altri ancora lo devono fare perché magari non hanno avuto la possibilità di farlo. Sono molto soddisfatto dei miei giocatori e li ringrazio tutti per la loro serietà professionale. Sono perbene e straordinari, lo spogliatoio è estremamente affiatato. Dopo la delusione di Londra, sono dovuto intervenire, non volevo più vedere facce triste: ho capito il loro stato d’animo, sono giovani. Comunque devono essere contenti di stare con noi: la società è forte, gli stipendi sono pagati regolarmente: sto ancora pagando giocatori che non sono più con noi. Lavezzi? Gli ho mandato un sms di auguri, aveva il telefono spento, forse era già in allenamento. Ezequiel è un napoletano doc anche se non lo sa, ha un virus che gli è entrato nel sangue. Che vada o non vada nella Steppa, che vada o non vada da un’altra parte, resta napoletano. Se va a giocare altrove, molti non riconosceranno delle caratteristiche che qui sono considerate positive. Se sceglie questo, peggio per lui. Scherzi a parte, voglio molto bene ad Ezequiel. Mi regalò una giornata strepitosa – una delle prime in serie A – ad Udine. Il bilancio in Cina? E’ un grandissimo paese, ci era andato in passato mio nonno materno negli anni 20. Erano 15 anni che facevo l’amore con questo paese da lontano, dovevo partire già ad ottobre. Adesso sono andato e ho verificato che è un paese straordinario con una voglia di fare. Sono tornato rasserenato: una volta si parlava del sogno americano, ora c’è questa nuova frontiera. La Cina mi ha confermato l’impressione che avevo già ricevuto. Anche l’India non scherza”. Domenica, intanto, ci sarà la seconda finale: “Abbiamo vinto la prima con il Palermo, a Bologna non sarà una passeggiata di salute. Pioli è un bravissimo allenatore che qualche volta ci ha regalato qualche dispiacere. Bisogna fare attenzione, mi auguro che sia una partita bella, spettacolare e divertente. Se i napoletani capiscono che devono riempire il Dall’Ara, sarà tutto più semplice. Per la nostra squadra sarà uno stimolo maggiore. Auguriamoci che il Napoli sia al massimo della forma psichica e fisica in queste prossime due partite di campionato”.
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