Metti insieme la città più romantica e incantevole che esista (Venezia), un regista di talento Florian Henckel von Donersmarck (premio Oscar per lo straordinario “Le vite degli altri”), un cast di attori di rilievo internazionale (Timothy Dalton, Paul Bettany e Steven Berkoff), e una coppia di star amatissime dal pubblico come Johnny Depp e Angelina Jolie. Un cocktail davvero esplosivo per un blockbuster costato 100 milioni di dollari e confezionato per sbancare il botteghino pre-natalizio. Ed invece il debutto sul grande schermo dell’inedita coppia Depp-Jolie è stato tutt’altro che fortunato. Stroncato in patria dove, nonostante le tre candidature ai Golden Globes (miglior commedia e miglior attore/attrice di commedie o musical), ha incassato appena 30 milioni di dollari in 10 giorni, è uscito con le ossa rotte anche nel primo weekend di programmazione italiana (1.904 milioni di euro e terzo posto nella classifica dei film più visti del weekend).
Gli incassi non all’altezza delle aspettative sono le spie della profonda delusione che si prova guardando The Tourist. Lo sfondo di una Venezia da cartolina da solo non basta a caricarsi il peso di una trama inconsistente e sin da subito prevedibile. Nelle intenzioni dei suoi sceneggiatori (Julian Fellowes, Christopher McQuarrie e Jeffrey Nachmanoff), The Tourist (remake di un film francese del 2005 di Jerome Salle, “Anthony Zimmer”, con protagonisti Yvan Attal e Sophie Marceau) avrebbe dovuto essere un action thriller elegante, una spy story dalle atmosfere hitchockiane di Intrigo Internazionale e Caccia al ladro. Frank Tupelo (Johnny Depp) è un professore di matematica del Wisconsin che si trova in vacanza in Italia per lasciarsi alle spalle una delusione d’amore. Elise Mason (Angelina Jolie) è una donna affascinante e misteriosa controllata a vista dalla polizia internazionale che spera così di arrivare a catturare un pericoloso criminale di nome Alexander Pearce. Tutto comincia con un incontro, tutt’altro che casuale. Frank resta folgorato da Elise e, inseguendo una potenziale storia d’amore di trova “involontariamente” invischiato e travolto in un vortice di pericoli e intrighi sullo sfondo di una Venezia mozzafiato. Un intreccio neanche tanto intricato in cui non si fatica ad intuire un coup de théâtre piuttosto scontato. Manca quell’adrenalina che fa trattenere il fiato allo spettatore in attesa di quello che accadrà dopo, un elemento vitale e imprescindibile in un film d’azione. A farne le spese quelle poche scene di inseguimenti che non riescono a sprigionare la giusta tensione, complice una regia piatta più interessata alle panoramiche lagunari che a dare dinamicità alla narrazione.
Ma il film pecca anche in quello che avrebbe dovuto essere il suo punto forte: l’interpretazione dei due protagonisti. Chiamati a fare fuoco e fiamme, tranne che in pochissimi momenti, sembrano distanti anni luce l’uno dall’altra. Se Angelina Jolie si aggira impeccabile e statuaria per 100 minuti di pellicola, mettendo in mostra una bellezza eterea ed elegante da fare invidia a Grace Kelly e Rita Hayworth, un Johnny Depp sottotono e incapace di sfoderare quell’ironia che il suo ruolo richiederebbe, riesce a fare anche di peggio regalando una delle prove più incolori della sua carriera. Pur volendo soprassedere sulla nutrita rappresentanza di attori italiani (tra i quali Neri Marcorè, Alessio Boni, Daniele Pecci, Raoul Bova, Giovanni Esposito) va detto che per un Christian De Sica che incarna con sorprendente credibilità il clichè del poliziotto corrotto, c’è un improbabile Nino Frassica carabiniere che sembra uscito direttamente dalla serie Don Matteo.
Al di là delle critiche meritate, The Tourist è un film tutto sommato godibile al pari di una qualunque commedia americana, forse per questo non sorprendono più di tanto le nomination ai Golden Globe come miglior commedia. E se dovesse andar male ci sono sempre i Razzies.
Enrica Raia
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