“Sebbene la magistratura italiana sia tradizionalmente considerata orientata a sinistra, l’ex premier ed ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema ha detto lo scorso anno all’ambasciatore (Usa, ndr) che la magistratura è la più grande minaccia allo Stato italiano”.
D’Alema: io frainteso dall’ambasciatore “Accanto ad osservazioni ovvie su fughe di notizie e intercettazioni, viene riportato un giudizio abnorme sulla magistratura che non ho mai pronunciato, che non corrisponde al mio pensiero e che evidentemente all’epoca è stato frutto di un fraintendimento tra l’ambasciatore Spogli e me”.
Gaetano Quagliariello, vice-capogruppo vicario del Pdl al Senato, critica il presidente del Copasir: “Quando noi affermavamo che le rivelazioni di Wikileaks andavano prese con cautela, tenendo conto della ‘licenza diplomatica’ che caratterizza quel tipo di comunicazioni, abbiamo dovuto sorbirci sermoni di ogni tipo, in Senato il collega Zanda ha impiegato intere dichiarazioni di voto per sapere se i colbacchi usati da Berlusconi e Putin nel corso dei loro incontri fossero conformi alla normativa internazionale sul trattamento delle pellicce, e addirittura qualcuno voleva che il presidente del Consiglio andasse al Copasir. Ora che la questione li riguarda, gli ineffabili colleghi del Pd pensano di cavarsela derubricando il tutto a un banale ‘fraintendimento’. Bisognerebbe essere più seri. Almeno la coerenza, però, a D’Alema e compagni va riconosciuta: hanno perso l’ideologia, ma non la doppiezza”.
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