Stefano Mauri, centrocampista e capitano della Lazio, è stato arrestato dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. In manette anche l’ex giocatore del Genoa, ora al Padova Omar Milanetto. A Mauri e a Milanetto, stando quanto si apprende, viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a truccare le partite delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati vari contatti tra i calciatori e gli esponenti dell’organizzazione criminale.
Sono 19 i provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Cremona Guido Salvini nell’ambito dell’inchiesta “Last Bet”, coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che già nel giugno e nel dicembre del 2011 ha portato a diversi arresti. Oltre a Stefano Mauri ed Omar Milanetto, sono stati arrestati: Cristian Bertani, Paolo Acerbis, Alessandro Pellicori, Marco Turati, Matteo Gritti, Ivan Tisci, Vittorio Gatti, Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Laszlo Schultz, Istvan Borgulya e Laszlo Strasser.
L’operazione di oggi è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo Anche gli indagati di questa nuova tranche dell’inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. I particolari dell’operazione verranno resi noti in una conferenza stampa alle 11.00 alla Questura di Cremona, alla quale prenderanno parte gli inquirenti e gli investigatori che hanno condotto questa terza fase dell’indagine.
Ci sono anche cinque ungheresi tra i destinatari dei provvedimenti emessi dalla Procura di Cremona nell’ambito dell’ultima tranche dell’inchiesta sul calcioscommesse. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i cinque erano componenti di una “cellula” che riferiva direttamente al capo dell’organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare nel dicembre scorso. La “cellula” ungherese di fatto ha preso il posto del gruppo degli “zingarì” – decimato dagli arresti dei mesi scorsi – per continuare nella manipolazione delle partite dei campionati di calcio italiani. Gli investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli emissari del gruppo, proprio in occasione di match da combinare.
Indagato Antonio Conte – Perquisizioni sono state effettuate dalla polizia nei confronti dell’allenatore della Juventus, Antonio Conte, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. A quel che si apprende, Conte è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Indagato Domenico Criscito – Stando alle prime informazioni, durante le attività investigative degli ultimi mesi sarebbero emersi particolari importanti sul ruolo avuto in almeno una combine da Domenico Criscito, attualmente a Coverciano (in mattinata alle 6.25 due auto sono arrivate a Coverciano, probabilmente per effettuare una perquisizione o per acquisire materiale) con la Nazionale di Cesare Prandelli, e da Kakhaber Kaladze, entrambi difensori del Genoa nel 2010-11. Grazie agli accertamenti su tabulati, celle telefoniche e schede “dedicate”, gli investigatori avrebbero trovato prove concrete dei contatti avuti da Mauri e Bertani con il gruppo degli “Zingari” e della disponibilità di Criscito e Kaladze a truccare le partite in cambio di somme di denaro. In corso anche perquisizioni nelle case di alcuni calciatori. Nuove prove sarebbero emerse sulle partite Lazio-Genoa 4-2, Lecce-Lazio 2-4 e Novara-Siena 2-2.
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