Sono almeno 13 i morti causati dalle numerose scosse di terremoto che hanno colpito l’Emilia-Romagna, provocando il crollo di edifici storici e capannoni nel modenese. Ci sono anche alcuni dispersi. La terra, infatti, continua a tremare e a partire da mezzanotte sono state registrate oltre sessanta scosse. Le più forti alle 9.00, 5,8 di magnitudo, e alle 12:53 con magnitudo 5,3. Il sisma, secondo quanto registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto una profondità di 6.8 chilometri con epicentro tra i comuni di Cavezzo, Finale Emilia e Medolla.
I danni più ingenti, spiega la Regione Emilia-Romagna, sono nei Comuni vicini all’epicentro, dove si sono verificati numerosi crolli. Diverse le scuole evacuate in regione per motivi precauzionali, mentre disagi si sono verificati sulle linee ferroviarie, che questa mattina hanno subìto rallentamenti: la circolazione dei treni alla stazione centrale di Bologna è stata interrotta per accertamenti sulle infrastrutture ma ora ogni linea ferroviaria è tornata a funzionare regolarmente.
La maggior parte delle vittime è stata colpita dalle macerie o dal crollo dei capannoni. Crollato anche il Duomo di Mirandola all’interno del quale stavano lavorando alcuni operai. Le scosse hanno coinvolto anche il vicino Comune di San Possidonio, dove è crollato il campanile della chiesa.
Gravissimi danni al centro storico di Cavezzo, in provincia di Modena e alle fabbriche alimentari del territorio dopo la scossa sismica di questa mattina.
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