“Dobbiamo andare in Europa a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta, altrimenti cominciamo a stampare euro noi con la nostra Zecca”. Ecco la nuova idea di Silvio Berlusconi, lanciata all’assemblea dei gruppi del Pdl.
L’ex Premier, inoltre, annuncia anche un impegno sempre più diretto nella gestione del partito. Dunque, una maggior presenza, ma escludendo una possibile candidatura. “Sono a disposizione del partito – dice l’ex Presidente del Consiglio – non come candidato Premier o Presidente della Repubblica né come centravanti né come contrattacco, ma come allenatore”. Quello del Cavaliere, è anche un invito all’unità: “Dobbiamo essere monolitici, non lasciarci andare a dichiarazioni di dubbio sulla nostra formazione politica in un momento così delicato. O si sta insieme o perdiamo”.
Berlusconi torna anche sulla necessità di attuare una riforma che riguardi l’architettura istituzionale dell’Italia: la proposta del presidenzialismo già lanciata nei giorni scorsi: “Bisogna avere la consapevolezza che il Paese così è ingovernabile e lo dimostrano i 56 governi che ci hanno preceduto, durati in media 11 mesi. Il governo non può revocare un ministro – puntualizza ancora – e il Premier non ha potere di nomina, è tutto delegato al Presidente della Repubblica o ai presidenti delle due Camere o all’Aula”.
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