Ora, con gli Oasis fuorigioco (per quanto ancora?) il minore dei fratelli Gallagher, Liam, fresco della sua fashion label di vestiario “Pretty Green”, si affaccia al 2011 con una nuova line up, i Beady Eye (in pratica gli Oasis pre-scioglimento escluso il buon Noel), e con un nuovo album, atteso per Febbraio, ‘Different Gear, Still Speeding’, battezzato dal cantante ‘meglio di Definitely Maybe’, il chè suona come un’ eresia per chi ha avuto modo di crescere con un album del genere.
Prodotto in collaborazione con Steve Lilywhite e registrato la scorsa estate in tutta fretta ai Rak Studios di Londra, il disco si ripromette una carica rock dalle influenze Psycho/Rock, Rock And Roll e Garage ann ‘60. Questa la scaletta che si compone di 13 pezzi: ‘Four Letter Word’, ‘Millionaire’, ‘The Roller’, ‘Beatles And Stones’, ‘Wind Up Dream’, ‘Bring The Light’, ‘For Anyone’, ‘Kill For A Dream’, ‘Standing On The Edge Of The Noise’, ‘Wigwam’, ‘Three Ring Circus’, ‘The Beat Goes On’, ‘The Morning Son’.
Molte però sono state le perplessità circa le reali potenzialità di questa band, a giudicare dall’ ascolto del primo singolo ‘Bring The Light’, un rock’n’roll stile Jerry Lee Lewis (sic!) con piano polveroso e battente e una serie di cori gospel ad incorniciare l’ ormai appassita e sempre meno convinta voce di Liam. Poco dopo l’ uscita dell’ album i fan italiani avranno modo di tastare il polso della situazione a Milano, dove i Beady Eye si esibiranno all’ Alcatraz come unica data italiana (info biglietti su TicketOne).
Intanto poche notizie sul maggiore dei fratelli, Noel Gallagher, che pare spassarsela fra pannolini (nuovo pargolo per lui), Manchester City e nulla più. Dopo una fugace apparizione in primavera scorsa, The Chief pare prendersela comoda riguardo un ipotetico debutto solista, si spera con più qualità rispetto agli acerbi Beady Eye…
Marco Della Gatta
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