Almeno 100 persone sono state uccise dalle forze del Presidente Bashar al-Assad nella provincia di Hama. Lo hanno denunciato le opposizioni al regime di Damasco, a detta delle quali la strage è accaduta nel villaggio di Al-Kubeir e tra le vittime si contano ”20 donne e 20 bambini’‘.
Il governo siriano ha però negato ogni responsabilità in merito al massacro, verificatosi a pochi giorni dalla tragedia della città di Hula. “Quello che alcuni mezzi di informazione hanno riferito su ciò che e’ successo ad Al-Kubeir, nella regione di Hama, e’ completamente falso”, ha riferito la televisione di Stato. “Un gruppo terrorista ha commesso un crimine atroce nella regione che ha provocato nove vittime. Le notizie diffuse dai media stanno contribuendo allo spargimento di sangue dei siriani”, ha aggiunto l’emittente.
Intanto sul fronte internazionale il blocco asiatico Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco), guidato da Russia e Cina, ha lanciato un appello per continuare sulla via del dialogo riguardo la soluzione della crisi in Siria, contro qualsiasi tipo di intervento armato esterno.
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