Christian Maggio, il Napoli, la Supercoppa e soprattutto la Nazionale che contro la Spagna gli è piaciuta molto. «È andata bene, se passava qualche minuto in più si poteva portare a casa anche la vittoria. Ma la partita più importante è con la Croazia, dobbiamo migliorare le cose che non fatte bene con la Spagna. Finora non abbiamo fatto ancora niente».
Perché la Croazia è pericolosa?
«È diversa dalla Spagna, di cui sapevamo tutto. In questi pochi giorni stiamo preparando un’altra partita: fisicamente sono superiori e su questo dobbiamo stare molto attenti».
Si va verso la conferma del 3-5-2?
«Può anche essere. Con questo modulo abbiamo fatto molto bene e lo abbiamo capito anche rivedendo le immagini: abbiamo creato molto e la squadra si muoveva come voleva Prandelli. Speriamo di continuare con quel modulo».
Che Croazia avete visto in tv?
«Fortunata in qualche circostanza contro l’Irlanda, ma è una squadra tosta che non molla mai. Noi però arriviamo più caricati di prima».
I croati giocheranno per due risultati su tre?
«Può essere. Noi invece giochiamo per vincere».
Il passaggio al 3-5-2 ha tranquillizzato tutti, lei compreso. Questa è la chiave di tutto?
«A me piace molto questo modulo, sono 4 anni che gioco così. Ho visto qualche altro che lo fa spesso e tutti si sono trovati bene nei movimenti».
Quanto è stata importante la presenza di tanti juventini?
«Il gruppo Juve aiuta molto, sono giocatori che si conoscono, di qualità, e ti danno un aiuto».
Ma la miglior difesa era la vostra, difendendo a 4.
«Può anche essere che avremmo fatto lo stesso anche con la difesa a 4, ma non lo so. Meglio che sia andata bene così».
Per lei è una rivincita personale giocare un Europeo da titolare?
«Ho sempre lavorato al massimo per raggiungere obiettivi e tutto quello che ho avuto l’ho meritato sul campo, lavorando sodo. Per me è un onore».
Come commenta la sua prestazione?
«È stata positiva. Devo migliorare in fase difensiva, per una ragione di movimenti che io faccio e magari il mio compagno preferisce che ne faccia altri. Mi sono integrato bene fin dalla partita, mi sono mosso meglio anche rispetto al club».
Supercoppa a Pechino l’11 agosto. Che ne pensa?
«Secondo me è troppo presto, avrei preferito giocarla più avanti, si poteva prepararla meglio. Speriamo però di portare un’altra coppa a Napoli».
Visto quanto spendete lei e Giaccherini, forse c’era bisogno di ricambi con le vostre stesse caratteristiche.
«Ma Abate e Balzaretti sono giocatori di spinta, certe caratteristiche sono molto simili alle mie e a quelle di Gioaccherini. Non c’è bisogno di un cambio diverso».
Come spiega che Fernandez fa la riserva nel Napoli e invece è titolare in Argentina, dove ha segnato anche un gol contro il Brasile?
«Mazzarri parte dall’inizio dell’anno con la formazione tipo e cerca di portarla avanti fino alla fine, ha una sua idea, una sua mentalità, per fortuna con noi a Napoli quando ha giocato quelle pochissime volte ha sempre dato un bel contributo; ce lo teniamo stretto, sperando che non vada via e magari nella prossima stagione avrà più spazio».
Com’è il livello dell’Europeo?
«Ho visto qualche partita, c’è una qualità impressionante e sono contento di incontrare avversari che possono metterci in difficoltà; ho visto nazionali impostate bene, ma non ho visto ancora tanti gol. L’Italia può fare bene, con la Spagna grandissima partita. E’ un segno che l’Italia se la può giocare con tutte».
Lavezzi-Jovetic, come vede l’eventuale scambi?
«Non voglio entrarci, risponde la società».
Lei era in Sudafrica, rispetto ad allora qui c’è stato un approccio molto diverso. Cosa è cambiato in questa squadra?
«Sono passati due anni ed è difficile spiegare cosa è successo allora. Siamo partiti male e partiti peggio. Quest’anno la stiamo vivendo in maniera diversa e al momento, a livello fisico, è molto positivo».
Nell’ultima mezz’ora c’è stato un calo dell’Italia con la Spagna.
«Ma anche la Spagna alla fine non stava benissimo. Bisogna vedere da cosa è dipeso il calo fisico».
Quali sono le differenze fra Prandelli e Mazzarri nel 3-5-2?
«Sono molto simili, preparano benissimo le partite e non lasciano mai niente al caso, ti stimolano anche con battutine positive ed è la cosa più importante per un giocatore».
Che giudizio dà su Insigne?
«Nel Pescara ha fatto benissimo, è un giocatore molto giovane, con tanti margini di miglioramento, va visto nella prossima stagione, indipendentemente da dove sarà. Il Napoli lo tiene per ora stretto, ha un buon futuro».
Fonte: corrieredellosport.it
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