Edinson Cavani, attaccante uruguaiano del Napoli, ha rilasciato un’intervista, riportata e tradotta da CalcioNapoli24.it, al portale uruguaiano Noticias Cristianas.
Come immagini una partita al Mondiale? “Ogni match e ogni campo genera emozioni diverse, ma per un giocare un Mondiale è un’emozione molto grande. Ho grandi aspettative e una grande voglia di vincere”.
La FIFA ha vietato le esultanze che fanno riferimento a qualsiasi religione. Ti limita questa decisione? “Quando segni un gol o vinci una partita importante, così come nella vita, la festa più grande si prova dentro. La festa più bella è ringraziare Dio nel cuore. Se faccio un gol e non posso alzarmi la maglietta solleverò le braccia al cielo e lo ringrazierò per tutto”.
Sei sempre stato credente o c’è stato un evento che ti ha segnato? “Non sono stato sempre credente. I miei genitori andavano in chiesa ma non mi interessava. Preferivo uscire con i miei amici e giocare. Crescendo, un amico mi ha invitato a partecipare a una riunione degli Atleti di Cristo. Ho iniziato a frequentare e interessarmi, mi piaceva essere lì. Questo amico è stato anche a casa mia in Italia, doveva acquisire la documentazione per il passaporto”.
Chi è? “Cesar Gonzalez. In Uruguay ha giocato col Danubio e Cerro. Nel mese in cui andavo in chiesa conobbi mia moglie. In ogni momento Dio è il fondamento di te. Io sono un credente, un cristiano molto moderno, non sono un cristiano ortodosso. Dio segna la strada. I miei atteggiamenti e altre cose nella mia vita sono basate sulla parola di Dio. Questo è ciò che fa di te un cristiano. Sappiate che Dio è con voi”.
Hai un pastore che viene da Salto per ‘seguirti’ a Montevideo? “Si chiama Huber Borges. Quando il pastore ha il tempo viene a insegnare a me e mia moglie la parola di Dio, sapendo che abbiamo poco tempo da dedicare al Signore. Questo ci permette di essere ancora più orgogliosi di essere cristiani e di sapere che Dio esiste nella nostra vita”.
Quali sono i tuoi programmi a breve? “Per ora penso solo alle partite che restano con la Nazionale e dopo mi concederò una breve vacanza”.
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