Come gli esperti avevano previsto, milioni di italiani, finite le feste natalizie, iniziano il nuovo anno a letto con l’influenza. I malanni della stagione invernale, quali febbre, mal di gola, tosse e dolori muscolari sono un appuntamento immancabile per chiunque, nel momento in cui la colonnina di mercurio segna le temperature stagionali più basse. Quest’anno il picco massimo di incidenza dell’influenza stagionale è previsto per le prossime settimane di Gennaio. Gli organi competenti stimano che verranno colpiti dal virus influenzale circa cinque milioni di italiani. Una significativa percentuale contrarrà il virus H1N1, che, ricordiamo, fu ritenuto responsabile della passata epidemia di influenza suina, mentre una minore incidenza avranno altri due virus: l’H2N2 Perth e il B/Brisbane. Per poter capire se si è stati contagiati dal virus dell’influenza stagionale o da altre forme virali occorre sapere che si parla di virus influenzale quando:
– la febbre è a insorgenza improvvisa ed elevata, superando i 38°;
– è presente almeno uno tra i sintomi generali sistemici, ovvero: dolori muscolari, senso di stanchezza e di spossatezza, cefalea, sudorazione e brividi;
– si manifesta almeno uno tra i sintomi respiratori: tosse, mal di gola e raffreddore;
– è presente nausea, vomito e/o diarrea.
L’influenza del 2011 si presenta quindi con mal di gola, mal di pancia e diarrea, dolori muscolari ed affanno, febbre con temperatura di 38° con un decorso di 48 ore. Nonostante le cifre elevate degli italiani colpiti dal virus, quest’anno l’influenza è stata definita di “media entità” e non “pandemica” come quella dello scorso anno. E’ bene comunque conoscere i consigli e le accortezze degli specialisti per potersi difendere al meglio. Il contagio dell’influenza si può verificare per via aerea, attraverso le gocce di saliva, oppure tramite il contatto con mani contaminate dalle gocce stesse; per ridurre la trasmissione del virus occorre quindi:
– lavarsi le mani frequentemente;
– coprire naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce;
– usare mascherine negli ambienti sociali affollati;
– utilizzare farmaci antivirali;
– fare una vaccinazione preventiva.
Il vaccino antinfluenzale si rivela efficace nel 80% dei casi, ma la sua efficacia riguarda esclusivamente i virus dell’influenza e non protegge quindi da altre malattie quali raffreddore, mal di gola ecc. Il vaccino offre una protezione che va dalle due settimane successive all’iniezione fino agli otto mesi successivi; esso è gratuito e fornito dai medici di famiglia per chi fa parte delle categorie a rischio (anziani di età superiore ai 65 anni, bambini fino ai 6 mesi e adulti affetti da particolari patologie); per la restante popolazione, invece, è disponibile a pagamento in farmacia. Prima di richiedere un vaccino è consigliabile valutare con il proprio medico i rischi e i benefici di una vaccinazione per l’influenza. Si sa che una sana e corretta alimentazione proteggono il nostro corpo dagli agenti influenzali, e la Coldiretti ha indicato alcune direttive da seguire a tavola; per cui bisogna assumere:
– frutta di stagione (mele, pere e le arance che contengono vitamina C);
– verdure (spinaci, cicorie e insalata poiché ricche di vitamine, calcio, fosforo e potassio);
– legumi (fagioli, piselli, lenticchie e ceci);
– carni che contengono proteine necessarie per combattere e prevenire l’influenza.
A tutti questi consigli se ne aggiunge un ultimo e non meno importante: quello di riposarsi il più a lungo possibile al caldo.
Simona Esposito
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