Dopo la disastrosa situazione che ha coinvolto il servizio di trasporto pubblico su ferro della regione Campania in questi ultimi mesi, le corse soppresse e i ritardi a tempo indeterminato sembra stiano per diventare soltanto un brutto ricordo. Un piano salva-trasporti, approvato di recente dal governo nazionale, farà piovere sul nostro trasporto pubblico ben 62 milioni di euro che serviranno a rilanciare le aziende del settore, migliorando il servizio locale e tutelando i lavoratori da troppo tempo angosciati per lo stato di crisi attuale.
Inserito nel decreto sviluppo, dopo innumerevoli incontri tra il presidente della regione Caldoro, il ministro dei Trasporti Passera, il vice Ciaccia e il viceministro dell’Economia Grilli, il provvedimento salva-trasporti eviterà il fallimento dell’Eav, che attualmente gestisce il trasporto pubblico su ferro in Campania, e che, causa cattive gestioni precedenti, si ritrova oggi, per le sue tre aziende regionali, a dover colmare un buco di circa 500 milioni di euro.
Il piano di rientro delle società, che sarà poi valutato dal Ministero dell’Economia e della Finanze, è già in corso d’opera: una commissione interna si è, infatti, già impegnata a quantificare la situazione reale dei bilanci delle aziende del gruppo Eav. Intanto, per iniziare un risanamento delle società in questione sarà utilizzato, per quest’anno, il fondo per lo Sviluppo e la Coesione, le cui risorse economiche sono state assegnate alla nostra regione con la delibera Cipe del marzo 2009; mentre sarà necessario lavorare alla ricerca di nuovi fondi per le opere e le attività del 2013.
I 20 milioni probabilmente più importanti saranno destinati alle attività di manutenzione dei treni: potrebbe essere, dunque, in via di risoluzione anche la deplorevole condizione della flotta della circumvesuviana, un tempo trasporto pubblico locale fiore all’occhiello della nostra regione, i cui treni sono oggi antiquati, sporchi, deturpati dalla totale assenza di manutenzione e, in alcuni casi, dall’inciviltà di una parte di utenza; treni ormai inefficaci ed inefficienti a trasportare i circa 40mila passeggeri che ogni anno usufruiscono di tale servizio pubblico.
È ottimista, invece, proprio a tal proposito il governatore Caldoro che, soddisfatto per la conclusione di questa complessa vicenda, ha dichiarato: “Ha vinto ancora una volta la Campania grazie alle buone pratiche messe in campo e con il gioco di squadra fatto con le parti sociali, sindacati e imprese. È un altro passo avanti per una nuova Regione, una Regione che cambia”.
Con l’approvazione del piano salva-trasporti sarà, infatti, possibile utilizzare esclusivamente fondi regionali per il risanamento delle società del settore, fondi sbloccati grazie all’attuazione della norma appena varata dal governo nazionale. Sarà così possibile realizzare l’ampio piano di rilancio proposto dalla Regione Campania per il trasporto pubblico locale su ferro, che mira ad affidare la gestione del servizio a due sole società, istituendo per ognuna funzioni specifiche: la prima si occuperà del funzionamento e della manutenzione delle infrastrutture, ovvero binari e stazioni; l’altra, invece, gestirà i servizi di trasporto veri e propri (frequenza e orari delle corse).
Sara Di Somma
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