Pensavo di averne viste di tutti i colori o almeno di tutte le palette, mi sono informata sui vari tutorial di trucco partendo dalla signora del make up Clio, partita da youtube e sbarcata direttamente su Real Time, passando attraverso le varie categorie “Trucco hipster” , “Trucco per una notte di passione”, “Trucco per carnevale” , “Come creare un fondotinta in casa”,” Come non far sbavare il rossetto dopo un bacio”, “Come imbellettarsi per trasformarsi in Angelina Jolie” fino a che non sono giunta a: “Come truccare il tuo partner” e di lì tutta una serie di video in cui giovani coppie si trastullano vicendevolmente dinanzi alla web cam spalmandosi unguenti in volto. Ora, io personalmente non avrei mai la velleità di perdere del tempo dinanzi ad uno schermo prendendo appunti su come passare l’eyeliner impeccabilmente sulle palpebre ma mi rendo conto di come certi insegnamenti abbiano stravolto l’estetica dei giovani al tempo di facebook, anche perchè un ottimo trucco permette ottime foto da pubblicare con un certo orgoglio sul proprio profilo Instgram ed oggi l’ immagine fotografica vale quasi più di cosa dovrebbe celarsi dietro due centimetri di correttore.
Mi sono domandata , quindi, come mai avessero potuto fare i nostri avi ad affrontare la piazza, la chiesa, il ballo di corte senza l’aiuto di un make up / tutorial, era forse ben truccata la testa di Mariantonietta quando cadde al suolo dietro la lama della ghiliottina?
A Londra nel 2004 è stato rinvenuto uno strano vasetto, un’analisi scientifica ne ha confermato i componenti: grasso animale, ossido di stagno e amido; uno scienziato di turno dell’ università di Bristol ha riprodotto la crema che pare ammorbidisca e distenda la pelle, applicata sul volto rende l’incarnato pallido, questa pare fosse la moda tra le ricche signore dell’epoca, ne deduciamo che anche nel 200 a.c. pur’ senza tutorial le giovani donne amavano dipingere il loro volti.
…Eppur vorrei vagare nel tempo e tornare all’antica Roma, allestire in strada un palchetto e narrare alle amiche romane l’arte del make up chissà se m’avrebbero accolta a corte, chissà se m’avrebbero tacciata come strega chissà. Scusate vado allo specchio, fa caldo, mi cola il rimmel.
Fiorella Quarto
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