Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte.
“C’è voglia di confermarsi ad alti livelli, di giocarsela a testa alta con tutti, che già ora è la normalità. La crisi, ma anche altri fattori, comporteranno degli atteggiamenti e delle politiche diverse. Da qui a tre anni le cose potrebbero cambiare molto. Bisogna attrezzarsi, investire sui giovani, farli crescere. Per questo non ho avuto alcun timore a inserire Insigne, così come non avrei avuto timori a inserire Verratti. L’ho lasciato andare quando ho sentito che sarebbe stato meglio tenerlo a Pescara un altro anno e che ha un contratto particolare. Bisognerà comprare a prescindere dalle necessità specifiche del campionato da affrontare, impostare un’organizzazione per parcheggiare questi calciatori altrove, in maniera tale da riportarli in casa lucrando quel tanto che basta per creare nuovi investimenti in favore del Napoli. La serie B e la serie C devono essere utili al sistema, ci vuole una B che sia di servizio alla serie A. Sarebbe utilissima una doppia squadra come esiste in Spagna con dei calciatori che possano giocare in entrambe le categorie. Ho chiesto alla Fifa di non lasciare i calciatori che non giocano sugli spalti. È un avvilimento senza precedenti oltre che una mascalzonata. Meglio piuttosto che tutti vengano in panchina. Prenderemo senz’altro dei nuovi gioiellini dopo Vargas e Insigne. Il mercato del Napoli è sempre aperto, ma non abbiamo fretta, vediamo le altre squadre come si rinforzano. Occorre anche valutare come i calciatori potrebbero inserirsi nel nostro contesto. Buoni rapporti con Genoa e Udinese? Ottimi direi. Con Pozzo c’è un’amicizia, gli acquisti sono mirati ma proiettati in un prossimo futuro che non significa immediato. Armero è nella lista degli argomenti tra di noi, se arrivasse potremmo penalizzare Zuniga e Dossena. Cuadrado ha fatto un ottimo campionato a Lecce. Ci piace, potrebbe essere una di quelle amichevole situazioni di cui discutere. Sto sistemando alcune cose per essere presente in ritiro, non voglio essere ingombrante. Piomberò in Trentino il 17 sera o il 18 mattina. A Mazzarri chiedo un Napoli intelligente, che sappia attaccare e creare spettacolo per divertire il pubblico”.
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