Ci sono certe cose che l’occhio femminile vede sempre più acutamente di cento occhi maschili.
Recitava così Gotthold Lessing e, da sempre, la questione è rimasta in sospeso tra mille dubbi. La leggenda vuole che la donna sia più matura dell’uomo, a parità di età anagrafica. Sull’intelligenza ancora nessuno si era pronunciato attraverso uno studio scientifico.
Le teorie dell’evoluzione dell’intelligenza femminile sono due. La prima è che lo siano sempre state, ma che – in passato, per problemi nella società – non abbiano potuto mostrare tutte le loro caratteristiche. La seconda, ben più articolata come spiegazione, implica l’influenza dei tempi moderni. Tempi in cui la donna si è ritrovata a gestire numerose situazioni – quali lavoro, famiglia, figli, etc – e che abbia sviluppato un potenziale che l’ha vista sopraffare l’uomo e la sua “semplicità”.
A dimostrarlo sono i risultati dei test sul quoziente intellettivo. A quanto pare il gentil sesso ha ampiamente superato quelli compilati dall’uomo. Per quanto la contesa tra l’efficacia di questi test resti ancora aperta, qualcosa realmente sta cambiando. Si tratta una prova che tende a misurare l’intelligenza, ma non quella definita “assoluta” – e che viene impiegata unicamente per tracciare delle linee guide a livello sociologico e accademico. Già negli anni ’80 il professor Flynn – psicologo di fama mondiale sull’argomento – ha evidenziato una crescita di tre punti ogni decennio del QI, sia per gli uomini che per le donne. Come sottolinea “la complessità del mondo moderno ha spinto i nostri cervelli ad adattarsi e ha fatto crescere il nostro QI”.
Tale complessità ha, però, avuto un effetto differente sui due sessi. Le donne stanno traendo maggiori vantaggi e i risultati dei QI l’hanno semplicemente messi in luce scientificamente. In procinto di pubblicare un libro proprio sull’argomento, Flynn ha cercato di contestualizzare la scoperta facendo numerose ricerche in diversi Paesi. Mentre in nazioni come l’Australia, i dati sono mediamente gli stessi; in Nuova Zelanda, Argentina ed Estonia l’intelligenza femminile sembra accresciuta. Lo psicologo ha evidenziato come “l’effetto della vita moderna sul cervello delle donne sta appena cominciando ad emergere”. I benefici sembrerebbero da attribuire alla vita multitasking che si sono ritrovate a condurre. Le responsabilità della casa, della famiglia e dei figli – nonché la carriera e la soddisfazione professionale – sono stati tutti incentivi per tirar fuori l’autonomia e l’intelligenza, sempre che siano state latenti. “Le donne sono state per secoli il sesso svantaggiato, represso“, commenta Flynn, “ora che sono diventate indipendenti si vede meglio quanto valgono”.
E gli uomini in tutto questo? Preferiscono le donne intelligenti a quelle belle! Insieme ad una buona dose di personalità, senso dell’umorismo e gusto – l’uomo potrebbe anche perdere la testa. Questo secondo l’ultimo sondaggio pubblicato da Lynx. La ragazza ideale dovrebbe, quindi, essere una “wonder woman”. Un po’ mamma, un po’ donna, un po’ amante, un po’ amica..insieme ad una buona dose di ambizione, divertimento, riflessività e sensibilità – con una personalità spiccata, piacente senza essere fissata con l’aspetto fisico e intelligente.
Roberta Santoro
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