Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte.
“Sono contento di essere ritornato. E’ qui che sono cresciuto calcisticamente. Dovrò solo stare tranquillo e dimostrare, giorno dopo giorno, il mio valore“.
Com’è andata a Dimaro?: “E’ stata una bella esperienza. Fino a ieri guardavo questi campioni solo in tv”.
Cannavaro e Grava ti stanno aiutando: “Ho un buon rapporto con tutti. Cerco di imparare dai più grandi. Mi alleno per dare sempre il massimo”.
Un piccolo passo indietro: “Zeman è stato importantissimo per la mia crescita. Mi ha aiutato a maturare, dandomi l’opportunità di ricambiare sul campo la sua fiducia. Ora cercherò di fare bene con la maglia del Napoli. Il mister mi ha migliorato fisicamente. Ogni allenatore ha il suo metodo. Il boemo è molto diverso da Mazzarri: lui lavora più sui gradoni”.
Su Mazzarri: “Mi ha fatto i complimenti per le stagioni a Foggia e Pescara. Mi ha consigliato di stare sereno e tranquillo. Avere lui in panchina mi conforta parecchio”.
Tutti già pazza di te: “Non penso a niente. L’affetto dei tifosi mi fa tanto piacere. Ricambierò, appena possibile, sul campo”.
La famiglia Insigne: “Mi stanno sempre vicino, in qualsiasi momento. Son loro a proteggermi le spalle. I tifosi da me si aspettano tanto. Io sono tranquillo. Al momento opportuno, dimostrerò di meritare questa possibilità”.
Perchè il numero 24?: “E’ il giorno in cui è nata la mia ragazza”.
Il tuo sogno?: “Giocare con questa maglia è sempre stato il mio sogno. Adesso che l’ho realizzato, passiamo al punto successivo: vincere qualcosa con i colori azzurri indosso”.
Vargas e Pandev: “Da Goran, Edy e Marek si impara tanto. Con Edu carpiremo tutti i loro segreti. Mi diverto con lui. Ci sto bene. E’ molto forte”.
Cosa ci dici di tuo fratello Roberto?: “Giocavamo insieme da piccoli. E’ da un po’ che non lo vedo in azione. Mi dicono sia più forte di me. Io lo accetto. E’ mio fratello”.
Come esulterai?: “Questo non lo dico. Speriamo solo che la palla entri”.
Cosa ti ha detto Robben?: “Sinceramente, non l’ho capito”.
Ieri l’uscita del calendario: “Ho cerchiato il 21 ottobre”.
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