Andrea Cassarà, Andrea Baldini Giorgio Avola e Valerio Aspromonte, ma anche Valentina Vezzali, Arianna Errigo, Elisa De Francisca e Ilaria Salvatori. Sono loro gli eroi e le eroine italiani di Londra 2012. Sono i protagonisti del fioretto, che non è un sacrificio o una penitenza che un fedele decide di fare per omaggio a Dio, alla Madonna o a qualche santo in particolare, ma una delle armi della scherma. Andrea Cassarà, Andrea Baldini Giorgio Avola e Valerio Aspromonte hanno conquistato la medaglia d’oro nel fioretto a squadre maschile, Valentina Vezzali, Arianna Errigo, Elisa De Francisca e Ilaria Salvatori hanno conquistato il primo posto nella competizione femminile, bissando il successo già avuto nel singolare qualche giorno prima. In quel caso il podio era stato tutto tricolore ed esattamente la medaglia d’oro l’ha conquistata Elisa Di Francisca, quella d’argento Arianna Errigo e bronzo invece la campionessa di Pechino Valentina Vezzali.
Proprio la scherma ai giochi olimpici in corso a Londra, ci ha regalato la maggior parte delle medaglie e nel fioretto in particolare, sono arrivate le due medaglie d’oro a squadre, sia maschile che femminile, mai successo nella storia delle olimpiadi.
Il fioretto è una delle tre armi della scherma, insieme a spada e sciabola, uno sport che ai giochi olimpici regala sempre grandi onori all’Italia ma che poi, quando i giochi finiscono, viene abbandonato dai media e dal grande pubblico. Chi intende avvicinarsi a questo sport di solito lo fa proprio partendo dal fioretto, un po’ perché è forse l’arma più affascinante, un po’ perché si tratta di n’arma accademica, nata cioè per l’insegnamento della scherma, che si compone di due parti, la lama e la guardia. Il bersaglio del fioretto è costituito da un giubbetto conduttivo che ricopre tutta la zona del tronco, ovvero torace, addome, fianchi, schiena e da agosto 2008 anche la zona al di sotto del mento (gorgiera).
Ma la scherma non è solo fioretto e anche le medaglie italiane non sono arrivate solo in questa specialità. Il bagaglio di medaglie italiane nella scherma contiene 3 ori, due argenti e due bronzi, un bottino che ci ha visti fare meglio di Pechino (2 ori e 5 bronzi), ma anche di Sydney 2000 (tre ori e due bronzi) e Atene 2004 (2 ori, 2 argenti e 1 bronzo)
Le tre medaglie d’oro, come detto, sono arrivate dal fioretto (Elisa Di Francisca nel fioretto individuale, il “dream team” nel fioretto femminile a squadre ed i ragazzi del fioretto maschile a squadre), i due argenti portano la firma di Arianna Errigo (fioretto individuale) e Diego Occhiuzzi nella sciabola maschile individuale, e due bronzi, ovvero Valentina Vezzali nel fioretto femminile individuale e la sciabola maschile a squadre.
In quest’ultima competizione, fra i protagonisti c’è stato anche un ritrovato Aldo Montano, un altro di quegli atleti e personaggi che possono far avvicinare il grande pubblico alla scherma. Perché non ci sono solo le olimpiadi, ma anche i campionati europei e del mondo, e le prove di coppa del mondo che si tengono nel corso dell’anno.
Riproduzione Riservata ®