Gianluigi Buffon è il passato e il presente della Nazionale Italiana. Campione del Mondo ieri, capitano e tra i leader del gruppo oggi, a pochi giorni dai primi due impegni dell’Italia nelle qualificazioni del Campionato del Mondo. Ma Gigi Buffon ha ancora tanto da dare alla maglia azzurra: “Al momento non penso al mio futuro – ha dichiarato in conferenza stampa – ho 34 anni e credo di portarli discretamente bene. Oltre a un’ottima condizione fisica, ho grande entusiasmo, ma soprattutto, da un anno e mezzo a questa parte, una grandissima rabbia e voglia di vincere che mi accompagna. Quando hai queste tre componenti puoi andare avanti quanto vuoi”. Intanto bisogna concentrarsi sulla partita di venerdì a Sofia con la Bulgaria e sulla gara con Malta, due impegni da non sottovalutare: “Il nostro è un gruppo nel quale sulla carta dovremo essere la squadra leader, ma dietro ci sono 3-4 formazioni che possono ritagliarsi il ruolo di outsider e per poterle battere non basterà solo l’impegno”. Da buon capitano non si tira indietro quando si parla di come tutelare la Nazionale e di favorire la crescita di tutto il movimento calcistico italiano: “Penso che per organizzare degli stage per la Nazionale si possa arrivare a trovare una soluzione, questo è possibile tra persone di buon senso che hanno a cuore il futuro del nostro movimento. Bisognerà cercare di confrontarci tutti con serenità per cercare di risolvere le esigenze della Nazionale, dei club e dei singoli giocatori. Credo sia possibile venirci incontro, anche se ovviamente gli stage non dovranno servire a chiamare il Buffon di turno, ma per valutare giovani di prospettiva e la loro crescita”. Il pensiero va poi ad altri due Campioni del Mondo, due numeri dieci che fanno ancora parlare di loro: “Su Francesco Totti c’è poco da dire, si è rimesso in discussione per dimostrare che è ancora il migliore. Già in ritiro aveva fatto capire che l’approccio è quello di giocatori che decidono loro quando chiudere la serranda. Per Del Piero è un altro discorso, di età e di scelta che non è dipesa da lui. Però anche Alex ha ancora voglia di dimostrare il suo valore, se dovesse andare in Australia sarebbe una scelta particolare ma che condividerei. Gli auguro tutto il meglio perché se lo merita”.
Fonte: Figc.it
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