Il Napoli batte l’Udinese di Guidolin agguantando cosi la Juventus in testa alla classifica distaccando di quattro punti sia Inter e Lazio, portandosi a più dodici dal Milan. Mazzarri, dopo la sconfitta con il Psv Eindhoven, aveva promesso una squadra vogliosa di riscatto e carica cosi è stata. Neanche i controlli della guardia di finanza nella sede (nessuna regolarità riscontrata) hanno distolto gli azzurri dall’obiettivo dei tre punti. L’Udinese, che veniva dalla vittoria in casa del Liverpool, ha fatto girare la palla ma di occasioni da rete vere se ne contano solo tre, compreso il momentaneo pareggio di Pinzi e il quasi autogol di Maggio. Mattatore della serata è stato Marek Hamsik che con la fascia di capitano, causa squalifica di Cannavaro, ha sfoggiato una prestazione spumeggiante. Con la partenza di Lavezzi, lo slovacco sembra essersi calato nel ruolo di leader in campo, manifestando quel suo amore verso la città e la maglia. Inler, dopo un primo tempo timoroso e disastroso, nella ripresa si è trasformato dettando i tempi del gioco.
Rispetto alla scorsa stagione il club di De Laurentiis, si trova con ben otto punti in più. Nel campionato scorso nelle prime sette giornate, aveva accumulato undici punti, frutto di tre vittorie, due pareggi e due sconfitte con dieci gol fatti e cinque subiti. Numeri totalmente diversi in questo scorcio di stagione: sei vittorie, un pareggio con quattordici gol fatti e solo tre subiti. I partenopei hanno la migliore difesa del campionato, la Juventus ha subito un gol in più è il secondo miglior attacco insieme alla Roma, dopo la Juventus a quota diciassette. Il nuovo modulo 3-5-1-1 ha sicuramente reso più solido agli attacchi avversari la squadra, la partenza di Lavezzi ha reso meno sguarnito il centrocampo. Il non giocare la Champions League se a livello economico è stato un danno, in termini di energie mentali e fisiche è stato importante per la tenuta della squadra. Molte sono state le critiche per la pesante sconfitta del Napoli in Olanda. Perdere in quel modo è sempre brutto, però ricordo che squadre più blasonate come Milan, Inter e Juventus hanno anche loro affrontato questa competizione con lo stesso spirito avendo però a disposizione rose più ampie. Oltre ad Hamisk e Insigne sempre in palla da ricordare in questo inizio stagione: Behrami che si sta dimostrando un buon mastino di centrocampo, Dzemail rigenerato dopo l’opaca stagione passata Gamberini e Mesto rilevatasi due ottime seconde linee. La squadra quest’anno sembra avere un gruppo unito e voglioso di vincere, le partenze di Lavezzi e Gargano sembrano aver dato una scossa positiva. Il campionato è ancora lungo ma la premessa per una qualificazione alla Champions League c’è. Dopo la sosta ci sarà il big match a Torino contro la mai amata Juventus, il destino del Napoli è nelle proprie mani pardon piedi.
Riproduzione Riservata ®