Napoli come Montecarlo? Appassionati e non delle gare automobilistiche stanno ponendosi questa domanda da alcuni giorni. O meglio, da quando è stata resa di dominio pubblico la notizia di un probabile arrivo della Formula Indy a Napoli.
La celebre Indy Car, che ha il suo culmine nella 500 miglia di Indianapolis, potrebbe portare i suoi bolidi sul lungomare liberato entro il 2014: un circuito dai 4 agli 8 km (da via Caracciolo a Santa Lucia e ritorno) è il progetto proposto dal team organizzatore, per il quale diversi sopralluoghi sono già stati effettuati. Gli americani, tra l’altro, colpiti dall’affascinante scenario naturale offerto dal lungomare napoletano, potrebbero decidere di inserire Napoli tra le tappe della Formula Indy a costo zero per le istituzioni locali – a differenza di quanto accaduto per l’arrivo in città delle regate di Coppa America solo qualche mese fa.
Il lungomare, infatti, necessiterebbe di numerosi interventi strutturali prima di poter essere utilizzato come circuito automobilistico, ma i costi previsti sarebbero interamente coperti dall’organizzazione americana. Già al vaglio l’eventuale riqualificazione di strade e piazze interessate dalla manifestazione nonché di monumenti ed edifici cittadini. Dall’illuminazione all’asfalto, gli interventi che resterebbero alla città di Napoli dopo il passaggio dei bolidi americani sarebbero davvero notevoli.
La riqualificazione degli edifici diverrebbe, tra l’altro, passo fondamentale dal momento che, nei progetti degli americani, saranno i balconi affacciati sul lungomare a costituire gli spalti “naturali” per il circuito di gara: circa 55 palazzi (tra cui i molti alberghi di lusso di via Caracciolo), dunque 3.790 balconi, sarebbero interessati dall’evento automobilistico. Il circuito napoletano potrebbe ospitare 15.160 persone – ovviamente paganti, a seconda della visuale prescelta – e il ritorno economico per la città sarebbe notevole, considerando l’afflusso di turisti attesi per una gara di Formula Indy.
Ad investire nel progetto automobilistico, finora, sono stati soltanto i privati: Paolo Scudieri, imprenditore campano della Adler, appoggiato nell’impresa da Paolo Pagliara e Fabio Cannavaro, avrebbe proposto agli americani della Indy Car 3 milioni di euro per correre in Italia (nel 2013 al Mugello e nel 2014 in Campania). Parere positivo è già giunto dalla Regione Campania, mentre ancora nessun placet sembra essere arrivato da Palazzo San Giacomo.
Del resto, nei progetti della giunta e del sindaco, la riqualificazione del lungomare avrebbe dovuto puntare sulla pedonalizzazione dell’area e sulla spiaggia, ragion per cui alla proposta della Indy Car ha fatto seguito una controproposta, ovvero la collocazione di un eventuale circuito a Bagnoli o Ponticelli – aree che, in ogni caso, beneficerebbero della riqualificazione operata dagli americani.
Anche dai Verdi, da sempre tenaci oppositori delle manifestazioni automobilistiche, giunge un segnale positivo: Francesco Borrelli, commissario regionale dei Verdi ha infatti dichiarato che “se in un momento di crisi come quello attuale la gara di Formula Indy portasse ad una ristrutturazione a costo degli organizzatori di strade ed edifici pubblici cittadini potremmo dare il nostro ok a patto che la manifestazione non diventi fissa”.
Sara Di Somma
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