Occhietti a cuoricino, battiti al ritmo di jazz, notti insonni, attese spasmodiche, paura ed emozione che l’altro sbuchi all’improvviso dal primo vicolo a sinistra per incontrare inebetiti il suo sguardo, battiti d’ali di circa milleduecentoquarantacinque farfalle nello stomaco; cosa accade? Beh, si, siamo innamorati ! Come la prendereste se vi dicessimo che l’innamoramento è ben altro, cosa se vi raccontassimo che la nostra scienziata di turno è arrivata alla conclusione che le trasformazioni chimiche ed ormonali sono tollerabili per un massimo di diciotto o ventiquattro mesi circa? Crollerebbe l’edificio rosa appena costruito? Donatella Marazziti, professoressa associata di psichiatria all’Università di Pisa, ha paragonato questo turbinio d’emozioni ad una duratura febbre, per quanto il nostro organismo riuscirebbe a sopravvivere a così tanto calore? Tecnicamente la spiegazione sta nel fatto che la Serotonina (anche detta “neurotrasmettitore della felicità”) nell’arco di due, al massimo tre anni, dopo essere volata alle stelle, torna nei canoni della normalità ed è lì, proprio lì che il nostro principe azzurro, idealizzato, agognato e sognato torna ad essere un semplice impegato di banca; la Marazziti dichiara –E’ a quel punto che la relazione progredisce o si estingue. Se nel corso di una vita è possibile sentirsi attratti o innamorarsi di più e più persone, l’amore è un’esperienza meno frequente, perché implica il coinvolgimento di processi sia emozionali sia cognitivo-volontari, che accadono meno spesso-.
Attenti quindi a non prenotare troppo velocemente chiese e bomboniere, il tempo potrebbe essere un giudice molto severo, provate piuttosto a giocare con lui di furbizia, assecondatelo, rubategli il cronomentro e fatelo vostro, perchè oltre il primo batticuore e la paura profonda di potersi perdere c’è un mare enorme di sensazioni da scoprire, di meccanismi quasi matematici che legano il cuore alla testa; scoprirci emozionati nell’idea di progettare e non solo d’immaginare rende noi stessi ed nostri rapporti più stabili e sereni e ci allontana dal rischio di cadere dai gradini di un edificio meravigliosamente instabile. Donare amore è un atto di perdita, innamoramento è atto di conquista, siamo agli antipodi.
Wikepedia ci regala alcune righe su cui riflettere: “L’amore è il grande escluso delle analisi filosofiche e psicologiche che si occupano del comportamento umano. In parte perché il termine stesso è inflazionato o contaminato da molteplici significati”.
Si, lo ammettiamo, guardandoci allo specchio, la RosaNera sembra esser diventata di un rosso scarlatto da qualche tempo, ma che ci vuoi fare, anche i redattori s’innamorano.
Ps: Promettiamo che il prossimo articolo di questa rubrica tratterà i problemi elementari della meccanica quantistica.
Fiorella Quarto
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