“Thanks to you I’m much obliged for such a pleasant stay”, si legge fra le righe di Ramble On dei Led Zeppelin. Lo scorso Mercoledì 17 Ottobre molti fans hanno avuto modo di tradurre in fatti questa frase, più che mai indicata. Celebration Day, il DVD dei Led Zeppelin in uscita il 20 Novembre prossimo, è stato presentato in anteprima nei cinema di tutto il mondo (in Italia grazie alla Nexo Digital in collaborazione con Warner Music Italy, MyMovies e Radio DeeJay). Una giostra in alta risoluzione, qualità audio 5.1, 124 minuti serrati e compatti della reunion che ha fatto storia, quella del 10 Dicembre 2007 all O2 Arena di Londra. Niente fronzoli, interviste o backstage, solo musica, la musica dei Led Zeppelin di Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e di Jason Bonham, figlio di John “Bonzo” Bonham, l’unico al mondo in grado di potersi sedere alla batteria più ambita del Rock.
L’occasione nel 2007 fu l’omaggio ad Ahmet Ertegun, boss della Atlantic, la loro etichetta discografica, scomparso il 14 Dicembre del 2006. Cinque anni prima i 3 si erano riuniti per celebrare il quarantennale della Atlantic Records, con scarsi risultati se confrontati con questa reunion del 2007. Un brivido di adrenalina tiene la sala incollata quando parte Good Times Bad Times, non si poteva trovare un inizio migliore, vista che fu la prima traccia del primo album.
Page Plant Jones e Bohnam si divertono a sciorinare gemme rock come The Song Remains The Same e Kashmir, fluttuanti pezzi blues come Since I’ve Been Loving You e In My Time Of Dying, la chitarra ondeggiante di Nobody’s Fault But Mine. Le smorfie di acuto piacere di Page alla chitarra si intrecciano con la divertita scioltezza di Plant, in forma (per l’età e per la voce) e piacevolmente colpito dall’andazzo della serata, la professionalità di Jones è una sicurezza, fra basso e tastiere varie.
Si avvicendano pezzi d’atmosfera come No Quarter tratta da Houses Of The Holy, Ramble On e Dazed & Confused, un’architrave del rock incastrata fra le corde di Page, imbrigliate dalla bacchetta per violino che spunta sul palco quasi come il Santo Graal. Black Dog è urlata da tutti i fortunati spettatori londinesi, così come Stairway To Heaven (eseguita con la Gibson a dodici corde) e Whole Lotta Love (con tanto di theremin). Menzione a parte meritano le trascinanti Misty Mountain Hop (forse mai eseguita dal vivo) e la funkeggiante Trumpled Under Foot, vere e proprie chicche.
I Led Zeppelin sono e rimangono la storia del Rock, come confermato nel filmato d’apertura del concerto che ribadisce il record di incassi detenuto dai Beatles prima del live di Tampa in Florida, il 5 Maggio del 1973. Il prossimo Dicembre la band riceverà l’ambito Kennedy Center Honors 2012 in America, per il loro contributo alla cultura americana, e tanto basta per capire quanto siano stati fondamentali per la cultura post-sessantottina. Un suggerimento personale per chi ancora deve avvicinarsi con attenzione al sound della band: in attesa del DVD di Novembre, procuratevi qualsiasi disco in vinile dei quattro ed ascoltatelo in cuffia.
Marco Della Gatta
Riproduzione Riservata ®