Erano previsti per luglio 2011 i bandi di assegnazione delle licenze per le agenzie di betting e le sale da poker live; mentre le relative gare erano state preannunciate entro novembre dello stesso anno. Ebbene, a distanza di 12 mesi, finalmente 118 operatori del settore giochi hanno potuto presentare le loro offerte per aggiudicarsi i diritti sul betting. La base d’asta è stata di 11 mila euro, mentre la media delle offerte ha raggiunto i 25 mila euro. Con questa operazione entreranno dai 50 ai 100 milioni di euro nelle casse dello Stato, molti di più dei 22 milioni preventivati dai calcoli dell’ex ministro Tremonti, dunque, possiamo affermare che la gara ha riscosso un grande successo.
I dati di Agicos ha richiesto licenze per 100 punti terrestri, 200 per Sisal, 100 per Lottomatica, 300 per Snai e 400 per Eurobet. Terminato il bando scommesse, i Monopoli di Stato (AAMS) si concentreranno sull’asta delle poker room live. La base d’asta è di 100.000 € e ne saranno assegnate mille. Gli incassi stimati per il primo anno sono di 80 milioni di euro circa, grazie alla sola attivazione di 500 sale, il fisco italiano riscuoterà minimo 50 milioni di euro, più altri trenta provenienti dalla tassazione dei buy-in ( le quote di iscrizione ai tornei di poker live pagate dai giocatori).
Tuttavia la stesura del bando e del regolamento sono in notevole ritardo rispetto ai tempi preventivati e pare che il tutto non si muoverà prima di gennaio 2013. La riorganizzazione della rete scommesse sul territorio, nonché la regolamentazione del poker live sono provvedimenti che garantiscono al Fisco entrate fino a 180 milioni di euro, una cifra considerevole vista la disperata ricerca di fondi che sta operando il governo in questi mesi, evitando auspicabilmente di introdurre nuove tasse sulle spalle degli italiani.
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