Quattro anni di reclusione per frode fiscale nel processo su presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv da parte del gruppo Mediaset. Questo il verdetto della procura di Milano che ha condannato Silvio Berlusconi anche all’interdizione per tre anni dai pubblici uffici. L’ex presidente del Consiglio, per il quale i pm avevano chiesto tre anni e otto mesi, dovrà anche risarcire 10 milioni di euro all’Agenzia delle entrate, in solido insieme agli altri condannati tra cui il produttore statunitense Frank Agrama.
Ieri, nel corso del processo “gemello”, quello sul caso Mediatrade dal quale l’ex premier e Confalonieri sono usciti con un proscioglimento in udienza preliminare, ha testimoniato Paolo Berlusconi, oggi i giudici della prima sezione penale del Tribunale sono usciti da una camera di consiglio durata quattro giorni con il verdetto. Nell’aula che è già stato “teatro” di un altro procedimento avviato nei confronti del leader del Pdl, la vicenda Sme, Edoardo D’Avossa, presidente del collegio, ha letto il dispositivo con tanto di motivazioni contestuali, il terzo verdetto emesso in un anno dai giudici milanesi nei confronti dell’ex presidente del Consiglio.
Al centro del procedimento, non molto lontano dalla prescrizione, c’è l’acquisto dei diritti televisivi e cinematografici dalle case di produzione statunitensi per 470 milioni di euro che sarebbe stata effettuata tra il 1994 e il 1999 da Fininvest non direttamente ma attraverso due società off-shore, la Principal Network Communication e la Principal Network e anche tramite altri intermediari-distributori tra cui Agrama, definito il «socio occulto» di Berlusconi.
Secondo la ricostruzione dei pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro questo sistema avrebbe permesso a Mediaset, a cui i diritti sono poi stati ceduti, di “gonfiare” i costi permettendo di creare fondi neri e di aggirare il fisco italiano. Le accuse a vario titolo sono frode fiscale (quasi 14 milioni per il 2001, 2002 e 2003, mentre il reato relativo al 2000 è caduto in prescrizione) e riciclaggio. E di frode rispondono Berlusconi e Confalonieri, nei confronti dei quali sono stati chiesti dai pm 3 anni e 8 mesi e 3 anni e 4 mesi di carcere.
Fonte: LA STAMPA.IT
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