Caro Mister, il Napoli sotto la sua guida ha raggiunto degli ottimi risultati, figli di cosa però non si sa ancora. Non si è mai visto un gioco, ha trasformato il Napoli in una squadra rinunciataria e senza spina dorsale (eccezion fatta per il primo anno quando sostituì Donadoni in cui aveva ancora il fuoco sacro) che si rassegna al primo ostacolo. Con lei i partenopei da squadra giovane son diventati la seconda squadra più vecchia della serie A, perché ha sempre prediletto i cosiddetti “titolarissimi” ai giovani. Mai un esperimento, mai il coraggio di buttare nella mischia titolare un ragazzo.
Oggi un suo fedelissimo ha fatto uno scempio, una catastrofe (calcisticamente parlando), uno, e mi consenta la parola, SCHIFO!
Ma per lei è meglio che a sbagliare sia un suo fedelissimo anziano, perché un giovane al primo errore viene buttato fuori e non vede più il campo: senza se e senza ma.
Il risultato odierno col Torino è figlio della sua scellerata gestione della partita, fatta con un atteggiamento rinunciatario e coperto quasi i granata fossero il Real Madrid. Caro Mister, a prescindere dalla porcata di Aronica, il Napoli ha giocato davvero malissimo e questa è soltanto colpa sua.
Se fosse venuto nel primo anno di A della gestione De Laurentiis lei non avrebbe mai rischiato di usare Hamsik, Lavezzi e Gargano: lei sarebbe andato sull’usato sicuro, quindi avrebbe continuato la A con Dalla Bona, Blasi e De Zerbi o Bucchi in attacco.
Salvi il salvabile, ha vinto una Coppa Italia qui, ha conquistato una qualificazione Champions’, vada via ora. Verrà ricordato come un eroe, perché nei ricordi si pensa solo alle cose belle. Non resti ancora su questa panchina, la smetta con questo scempio: ha ridotto il Napoli a giocare come una provinciale della serie cadetta.
La qualità dei giocatori l’ha salvata, ma ora basta: vada via, per il suo bene e quello della squadra azzurra.
fonte: sscnews
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