NAPOLI – Cinque assessori su sedici sono disponibili ad incontrare Gianni Lettieri. L’appuntamento è fissato per giovedì in una sede «neutrale» e, al momento, il candidato sindaco del centrodestra ha incassato solo la disponibilità di Agostino Nuzzolo, Mario Raffa, Pasquale Belfiore, Michele Saggese e Diego Guida, quest’ultimo da sempre vicino all’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato che gli affidò un incarico di responsabilità.
Un’adesione bassa che dimostra evidentemente come non tutti gli assessori siano d’accordo con la linea del sindaco Rosa Russo Iervolino. In attesa del vertice, Lettieri presenta 12 dei 72 punti del programma. Al fianco del candidato sindaco del centrodestra sette giovani, tra i 25 e i 30 anni, che lo hanno supportato con proposte e suggerimenti.
Il primo punto prevede l’approvazione di una legge obiettivo: «Senza una misura nazionale straordinaria – spiega l’imprenditore – non possiamo riaccendere i motori. Il governo deve varare una legge che consenta, anche in deroga, interventi per semplificare le procedure amministrative e riconoscere Napoli come un patrimonio nazionale da riqualificare».
Poi inaugura un filo diretto con i cittadini: «Li riceverò ogni mercoledì mattina – annuncia – e nei primi tre mesi visiterò tutte le scuole pubbliche». Il candidato è pronto a dar vita ad una task force di trenta impiegati comunali che gireranno per il territorio a caccia di disagi e problemi da risolvere. Previsti il potenziamento dei poteri alle Municipalità e la valorizzazione dei dipendenti dell’ente. E ancora i cittadini potranno seguire on line i lavori del Consiglio e delle commissioni.
Lettieri dichiara guerra ai cantieri eterni: «Ci sarà un cronoprogramma delle opere pubbliche, consultabile su Internet». Per ridurre i costi della politica, l’imprenditore intende bloccare la nascita di gruppi consiliari con meno di tre unità e dar vita ad un’unica holding delle società miste: «Oggi le partecipate perdono 70-80 milioni di euro all’anno. Potremmo investire questi fondi in servizi per il territorio».
Tra le priorità anche una delibera di indirizzo per vendere i beni non strategici, un concorso annuale per mettere in pratica le idee dei cittadini e l’istituzione di un comitato di tre garanti: «Saranno – dice – personalità autorevoli e indipendenti, coordinate da un ex procuratore generale della Repubblica, che avranno il compito di vigilare sulla trasparenza e la legalità degli atti».
Ma chi sono i giovani che hanno contribuito alla stesura del programma? Liliana Desiata, Manfredi Nappi, Emanuela Palomba, Gabriella Punziano, Brunella Rispoli, Lorenzo Santamaria e Valerio Volpicelli sono tutti laureati, ognuno con una propria competenza, con passioni e sogni nel cassetto. Ciò che li accomuna è «l’amore per Napoli»: «Siamo convinti che la nostra città possa avere un futuro. Per questo abbiamo deciso di restare qui. L’obiettivo è costruire una città che non metta in fuga i suoi abitanti e che magari possa richiamare i tanti costretti a fare le valigie».
Intanto proseguono le manifestazioni elettorali del centrodestra: si è tenuta ieri pomeriggio l’inaugurazione del comitato del consigliere comunale del Pdl Stanislao Lanzotti, in via San Pasquale. All’iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, il coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, l’europarlamentare Erminia Mazzoni, il vicecapogruppo al Senato del Pdl Gaetano Quagliariello.
L’obiettivo di dar vita ad una «città normale» fissato da Lettieri è condiviso dallo stesso Lanzotti: «È necessario – chiarisce – accorpare le aziende partecipate e mettere a reddito i circa 20mila cespiti di proprietà del Comune».
Fonte: ilmattino.it
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