Dieta, dieta, dieta. Non esiste via di scampo. I più fortunati hanno già avuto la possibilità di assaporare il sole e il mare, ma la prova costume si sta avvicinando per tutti. Gambe troppo tornite e pancetta fastidiosa devono essere messe ko. Si consiglia sempre di preoccuparsene prima perché il regime alimentare e le abitudini quotidiane devono essere costanti e non ridotte all’ultimo mese o due. Ma oramai ci siamo e bisogna provvedere. Tranquillo, tu che leggi, non sei solo. Secondo Coldiretti, gli italiani in sovrappeso o obesi possono contare sulla compagnia di quattro persone su dieci. A quanto pare sono gli uomini ad aver abusato maggiormente di leccornie e di una pigrizia fuori dal comune.
Diamo quindi spazio ad un allenamento intensivo in palestra accompagnato da una dieta ipocalorica. Sulla tavola frutta e verdura di stagione a volontà eliminando alcolici e bibite gassate. Come proteine cerchiamo di preferire carne bianca e pesce, con cottura a vapore e senza troppi condimenti. Sperimentate in cucina pietanze nuove con gli alimenti a disposizione. Spezza fame? Finocchi e fragole a volontà. Non dovete vivere questo periodo come una tortura. Qualche piccolo sacrificio sì, ma senza eccedere. Se poi siete persone da “A mali estremi, estremi rimedi”, allora fa per voi la “Dieta dei 17 giorni”. Nuova scoperta proveniente dagli Stati Uniti per dimagrire in fretta e con i giusti accorgimenti. Il Dottor Mike Moreno ha ideato questo regime alimentare su cui ha scritto un libro dal medesimo titolo. Si basa su quattro cicli in 17 giorni attraverso cui è possibile perdere peso e mantenere i risultati. Diciassette i giorni previsti poiché è in questo arco temporale che il corpo si abitua alla nuova dieta e fa rallentare il metabolismo.
Primo ciclo: accelerazione. Ko a grassi e carboidrati con un apporto calorico di 1200 calorie quotidiane. Concessi due yogurt magri bianchi e due frutti al giorno, verdure e carne magra a volontà, the verde e poco olio. Tutto questo aiuta a perdere il gonfiore inducendo l’individuo a continuare e a raggiungere il suo obiettivo. Dopo l’accelerazione, segue l’attivazione. Un processo che prevede l’introduzione di carboidrati non superando le 1500 calorie giornaliere. E poi c’è la conquista. Dopo aver abituato l’organismo a questo nuovo regime alimentare, lo si deve gratificare. In questa fase vengono concessi un po’ di carboidrati in più, magari uno snack da 100 calorie e pochi alcolici. Infine l’ Arrivo, che consiste nei tre cicli precedenti alternati, ma con il fine settimana libero. Ovviamente le sane abitudini prevedono un’attività fisica costante e l’assunzione di almeno otto bicchieri d’acqua al dì.
Ma non vi ricorda vagamente la dieta Dukan? Il nutrizionista e psicologo francese può contare su almeno tredici milioni di proseliti. A quanto pare funziona davvero e anch’esso conta su quattro fasi. Per una settimana bando a grassi, carboidrati e zuccheri. Potete concedervi cinque pasti a base di yogurt, hamburger, bresaola, prosciutto senza grasso, surimi ed altri alimenti da condire con un cucchiaio e mezzo di crusca d’avena, the e tisane ed, infine, caffè amaro. La seconda settimana prevede, invece, l’assunzione di verdure cotte e crude, escludendo mais e patate. La salute resta la base prioritaria. Questo regime alimentare fa perdere subito peso in quanto le proteine fanno diminuire le riserve di grasso e favoriscono l’eliminazione dell’acqua. Segue la terza fase (i cui giorni vengono conteggiati in base ai chili persi: un chilo perso equivale ad un giorno della terza fase) che dà spazio a frutta, pane integrale e formaggio stagionato. Anche pasta, riso, patate e legumi due volte in sette giorni. Fondamentale è fare un giorno di sole proteine. L’ultima fase prevede la crusca d’avena e trenta minuti di attività fisica al giorno, da abbinare all’ultimo regime alimentare conseguito.
Tra i quattro cicli del dottor Moreno e le quattro fasi dello psicologo Dukan passa, comunque, un cattivo esempio da evitare quando possibile. Un regime alimentare corretto dovrebbe essere una costante e non un sacrificio dell’ultima ora. In ogni caso, come detto sopra, “a mali estremi, estremi rimedi” e tentare non costa nulla. Pronti. Partenza. Via…alla dieta!
Roberta Santoro
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