Prima regola: nell’horror mai dare niente per scontato! Seconda regola: una trilogia può anche diventare una tetralogia. Dopo il terzo film sembrava essere stata scritta la parola fine. E invece, a distanza di dieci anni dall’episodio conclusivo della trilogia, sta per arrivare Scre4m, dal 15 aprile nei cinema di tutto il mondo. In un’era in cui vanno così di moda reboot, sequel e remake, Wes Craven non poteva certo mancare all’appuntamento con i suoi numerosi fan, regalandoci a sorpresa questo nuovo audace e irriverente capitolo della saga meta-horror più amata e apprezzata dai tempi di Nightmare. Era il 1996 quando il maestro dell’horror Craven – colui che nel 1984 inventò il personaggio dell’artigliato Freddy Krueger – gettò le basi di una nuova saga horror destinata a riscrivere i canoni del genere. Ispirato agli omicidi commessi dallo Squartatore di Gainsville Danny Rolling nel 1990, Scream non è solo paura e brividi, ma un perfetto equilibrio tra suspense, efferatezza tipica dello slasher movie, brio e leggerezza. A differenza dei classici Venerdì 13, Halloween e Nightmare, Scream si prende in giro da solo, giocando e ironizzando, ai limiti della parodia, su meccanismi, trucchi e clichè che ormai si ripetono da decenni.
Wes Craven resuscita dall’immaginario collettivo, dissacrandola allo stesso tempo, la figura del killer mascherato, dietro al cui volto posticcio non si nascondono più mostri orripilanti o creature soprannaturali, bensì un assassino in carne e ossa, un po’ goffo e impacciato, che commette i suoi omicidi ispirandosi alle regole che abbiamo imparato a conoscere dalle pellicole più famose del genere. Armato di coltellaccio e coperto da un costume nero con tanto di maschera stile “L’urlo” di Edvard Munch, Ghostface ha tormentato gli incubi di milioni di spettatori dal 1996 al 2000, lasciandosi alle spalle una lunga scia di sangue. Undici anni dopo, il killer con la maschera da fantasma non ha nessuna intenzione di chiudere il coltello in un cassetto.
Scre4m riparte a dieci anni di distanza dalle vicende accadute in Scream 3. Ritroveremo le vecchie glorie della trilogia, prima fra tutti Sidney Prescott (Neve Campbell), ma non mancheranno neanche lo sceriffo Dwight “Linus” Riley (David Arquette) e sua moglie, la reporterGale Weathers (Courtney Cox). L’occasione della rimpatriata, sarà data dal ritorno di Sidney, diventata nel frattempo una scrittrice di successo, nella città natale di Woodsboro, per promuovere il suo ultimo manuale di auto-aiuto. Qui, oltre ai suoi vecchi amici, ritrova la zia Kate (Mary McDonnell) e la giovane cugina Jill (Emma Roberts). Ma, con il ritorno di Sidney ritornano anche le telefonate minacciose e gli omicidi del killer Ghostface, e questa volta ad essere preso di mira è il liceo frequentato dalla giovane cugina di Sid. Un ritorno al passato dunque ma non solo. I vecchi personaggi sono affiancati da un nutrito gruppo di visi nuovi (Emma Roberts, Hayden Panettiere, Rory Culkin, Adam Brody, Nico Tortorella). Tutti attori di nuova generazione chiamati simpaticamente “The New Blood” (il nuovo sangue), che avranno il compito di svecchiare il franchise anche in vista di una nuova serie. Non è un mistero infatti, che questo episodio potrebbe essere il primo di una nuova trilogia horror.
Non solo nuovi personaggi. In Scre4m l’imperativo vigente è: “Nuova decade, nuove regole”. Le tre regole base per sopravvivere un film horror, spiegate nella prima trilogia dal cinefilo Randy (mai fare sesso; non bere alcolici o drogarsi; e mai, in nessuna circostanza, dire “Torno subito”), non saranno più valide. Scream 4 promette di stupire le nuove generazioni di cinefili. L’inaspettato è il nuovo clichè; gli omicidi devono essere più estremi; nell’era 2.0 gli assassini filmano gli omicidi; e soprattutto anche le vergini possono morire. Le scommesse su chi sopravvivrà alla furia omicida di Ghostface sono già iniziate.
Enrica Raia
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