Dopo i festeggiamenti per il bicentenario, il gran galà della danza e il docu-reality “Ballerini” su Mtv, un nuovo progetto interessa il teatro San Carlo. La regione Campania ha, infatti, approvato, su proposta dell’assessore alla cultura Caterina Miraglia, il progetto “Napoli città lirica”, per il quale sono stati stanziati 11milioni di euro. Un programma di eventi che investe interamente sulle attività del Massimo napoletano, offrendo un po’ di respiro dopo i tagli di circa 1milione e mezzo di euro di fondi pubblici, subiti dalla scure della Provincia.
Napoli torna ad investire sulla cultura e lo fa partendo dal teatro San Carlo che, come è noto, vanta una storia secolare, profondamente intrecciata alla tradizione del capoluogo partenopeo. È lungo questo filone che si snoda il progetto “Napoli città lirica”, che proporrà al pubblico una serie di affascinanti percorsi storico-musicali, tra loro incrociati. Intorno ai singoli eventi, difatti, saranno costruiti veri e propri percorsi culturali, composti da concerti sinfonici e da camera, spettacoli di danza, mostre, incontri, conferenze e convegni.
Ciascuna serie di eventi sarà legata ad un autore o ad un tema specifico: “Ricorrenze”, ad esempio, è il titolo del percorso dedicato agli autori che saranno celebrati per ricorrenze centenarie proprio nel 2013 da qualche mese iniziato, mentre “Riscoperte” getterà nuova luce su opere storiche come l’Alzira di Manfroce, le musiche inedite degli autori del XVIII e XIX secolo, La fuga in maschera di Spontini, realizzata in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, allestita per la prima ed unica volta al Teatro Nuovo di Napoli nel 1800 e poi considerata perduta fino al 2008, anno del ritrovamento della sua preziosa partitura.
Ad aprire le danze è stato il percorso dedicato a Giuseppe Verdi, intitolato “Verdi e Napoli” che, oltre a celebrare il grande compositore italiano, mette in risalto il profondo legame che questi instaurò con la città nel corso della sua lunga carriera: la stagione lirica 2012-2013 del San Carlo è stata, infatti, inaugurata con La Traviata – sostenuta da una produzione d’eccellenza in cui spiccano i nomi di Ferzan Ozpetek, Dante Ferretti e Alessandro Lai – e, nel corso dell’intero anno, sono attesi ulteriori spettacoli ed eventi dedicati al celebre autore. Dalla messa in scena del Rigoletto, con allestimento di Arnault Bernard, alla versione scenica della Messa di requiem diretta da Nicola Luisotti, passando per i concerti sinfonici, simbolo del rapporto di Verdi con la città, la cultura e la tradizione partenopea oltre che europea ed internazionale. Il termine di questo percorso è previsto per dicembre 2013 con la messa in scena di Alzira, opera che Verdi scrisse nel 1825 per il Teatro San Carlo.
Sono, però, molti i nomi noti che hanno preso parte alla storia del massimo napoletano e che saranno ricordati nel corso di questa stagione, grazie al finanziamento del progetto “Napoli città lirica”: Richard Wagner, Gesualdo da Venosa e Nicola Antonio Manfroce, napoletani d’adozione, Pietro Mascagni e Benjamin Britten.
I percorsi non si svolgeranno esclusivamente all’interno del San Carlo, ma mirando a valorizzare il rapporto della città con la produzione lirico-sinfonica e a testimoniare il legame della città e della sua storia con il teatro e la sua opera, si svolgeranno in luoghi diversi del territorio napoletano. Il pubblico sarà ospitato soprattutto da edifici sacri – da sempre luoghi d’elezione per esecuzioni musicali di questo genere – ed invitato anche a ripercorrere momenti fondanti della storia del capoluogo partenopeo: la rivoluzione del 1799, il regno francese, la restaurazione.
Sara Di Somma
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