Napoli “cantiere teatrale internazionale”. É questo l’obiettivo della nuova edizione del Napoli Teatro Festival Italia: un’edizione, quella 2013, che lascerà spazio ai debuttanti, alla creatività e all’innovazione – contando tra le performances in cartellone ben 20 debutti assoluti – pur non tralasciando l’esperienza artistica dei mostri sacri del teatro internazionale. Sono 30, infatti, gli spettacoli in programma al Festival realizzati da grandi maestri della scena teatrale mondiale: opere nate su suolo napoletano, con audizioni per i giovani nostrani – cui è stata data una grande opportunità di crescita professionale – con i registi di fama mondiale in città in pianta stabile per preparare la propria piece.
La manifestazione, che prende il via il 4 giugno al teatro San Carlo con l’opera di Josè Montalvo, Don Quichotte du trocadero, è diretta anche quest’anno da Luca De Fusco che ha dato al programma un’impronta eclettica, ispirandosi “alla mescolanza di lingue, stili e culture per un festival meticcio” che includa “grande teatro, grande regia, grandi classici ma anche teatro sperimentale e tanta danza”. Largo spazio viene dato anche alle figure femminili della letteratura: Lolita, Desdemona, Antonio e Cleopatra sono solo alcuni dei titoli in cartellone, mentre c’è grande attesa per la messa in scena de La bisbetica domata, la cui regia è curata dal maestro Andrej Konchalovskij.
Il Festival napoletano, che da diversi anni fa del teatro una preziosa forma d’arte e cultura, può dirsi già iniziato grazie ad alcuni eventi collaterali: questa mattina, ad esempio, uno degli ospiti di maggior rilievo dell’edizione 2013, il regista Peter Brook, si è concesso agli studenti del Suor Orsola Benincasa per un incontro dal titolo “Come e perché facciamo teatro”. La performance di Brook – che, il 6 giugno, porterà in scena al teatro Sannazzaro Lo spopolatore di Samuel Beckett, in lingua tedesca – è certamente tra le più attese, oltre a rappresentare un’esclusiva prima mondiale conquistata dal Napoli Teatro Festival Italia. Anche Alfredo Arias, che presenta al festival l’opera di Viviani Circo equestre Sgueglia, ha incontrato i giovani napoletani alcuni giorni fa, mettendo la sua lunga esperienza al servizio di un gruppo di studenti universitari della Federico II.
Anche per l’edizione 2013 non mancherà il festival parallelo, l’E45 Fringe Festival che propone “trenta compagnie e trecento artisti in meno di venti giorni” promettendo una vera e propria “festa del teatro indipendente” in locations suggestive che spaziano dal Museo MADRE alla Cappella San Severo, dalla Galleria Toledo al Ridotto del Mercadante, passando per il Tunnel Borbonico, imperdibile percorso sotterraneo che da Monte di Dio conduce in via Morelli, attraverso sentieri ricchi di storia napoletana.
Sara Di Somma
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