Se non fosse così tremendamente seria, la politica potrebbe essere vista come un teatrino: un gioco delle parti, un canovaccio da seguire.
Le situazioni degli ultimi giorni, ad esempio, rammentano alcune scene di film o libri celebri.
Molto spesso nei suoi romanzi, la scrittrice Agata Christie ha degli schemi fissi.
Il capo famiglia riunisce la numerosa discendenza nella gran villa di campagna: in apparenza tutti sono felici ed ognuno si sforza d’essere gentile verso l’anziano capostipite.
In realtà quasi tutti hanno delle rimostranze e qualcuno sogna ardentemente di accelerare il termine della vita del “vecchio” (che magari è in ottima forma o quasi) per motivi suoi e nascosti.
Contraddistinti dalla notoria ipocrisia dei salotti inglesi del secolo passato, magari proprio chi più adora il capostipite, è tra quelli che lo vogliono uccidere.
Guglielmo Epifani è il segretario di uno tra i partiti-cardine del governo Letta (a sua volta membro del “Partito Democratico”) e molti suoi uomini sono parte fondamentale del ministero: Epifani non manca mai di esaltare il suo appoggio al ministero e le bontà dell’operato governativo, tacciando Berlusconi di presunta infedeltà.
Al di là delle belle parole, Epifani e Bersani (che è improvvisamente ricomparso) hanno parlato di un probabile ministero successivo, auspicando il “famoso” governo del cambiamento: evidente è un desiderio che l’attuale governo possa cadere, svelando come false le volontà d’edificazione di un ministero dalla larga maggioranza.
La metafora della famiglia è chiara pensando che Epifani e Letta sono dello stesso partito.
In che modo e con quali forze si vorrebbe creare un governo nuovo ? ed ecco che si riapre il sipario ed il “teatrino “ mostra un altro scenario.
Un classico clichè della commedia cinematografica italiana è il tradimento: la scena simbolo del tradimento cinematografico è l’ultima inquadratura di “ Divorzio all’italiana” di Pietro Germi (con Marcello Mastroianni e la giovanissima Stefania Sandrelli).
Il film tratta di un nobile innamorato della giovane cugina, che vuole disfarsi della moglie attempata: crea quindi ad’oc un “ delitto d’onore” (ossia quella vetusta legge italiana che permetteva al marito di uccidere la moglie se questa l’avesse tradito).
Il film sembra avere una conclusione felice, quando il barone è al timone della sua barca e la giovane e bellissima moglie è sdraiata a prendere il sole: in realtà l’ultima inquadratura è puntata sul piede della ragazza che tocca maliziosa quello del giovane marinaio.
E’ il tradimento più infido, poiché compiuto proprio sotto gli occhi del marito ignaro.
Tornando al discorso politico si può tranquillamente parlare di tradimento “sotto il sole”, riferendosi ad Epifani e Bersani verso il “ Movimento Cinque Stelle”.
Conseguentemente alle proteste d’Adele Gambaro, si sta svolgendo una lotta intestina all’interno del movimento di Beppe Grillo e si vocifera l’idea di scissione.
Il tandem Bersani-Epifani, come Stefania Sandrelli, fingono un amore appassionato verso governo Letta, ma nello stesso tempo tendono un laido piedino verso la fronda del “ Movimento Cinque Stelle”.
Non esiste nemmeno una forma di pudore verso un governo che si sforza di rimanere unito per solidarietà nazionale, oppure un senso di rispetto (verso Adele Gambaro e soci che si apprestano ad una decisione importante): appare solo l’incredibile ambizione e impellente voglia di tradimento.
Sembrano non esserci trattative nascoste magari nell’attesa di tempi migliori, ma semplicemente tutto è alla luce del sole, come lo splendido piedino di Stefania Sandrelli.
Per fortuna che questi stucchevoli teatrini sono bloccati dall’anziano Napolitano, che dall’alto della sua esperienza ricorda che il governo non è termine e va lasciato tranquillamente navigare.
Esiste sempre qualcuno che rammenta l’autentico senso della politica come bene comune e non come amara risata generale di una divertente piece teatrale.
Rey Brembilla
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