Come dite, amici? Fa caldo? Tanto?
Perfetto, oggi seguitemi in una terra fresca. Molto fresca. E soprattutto, incantevole.
Non vivremo in prima persona l’usanza di cui vi parlerò, in quanto non ci trovamo con le tempistiche ma ve ne parlerò stando stesi su un bellissimo altopiano a picco sul mare.
Sì signori, vi porto in Scozia.
Atterrati ad Edimburgo, la nostra meta specifica si chiama Calton Hill.
Ombrello alla mano e.. camminare!
Edimburgo è una città bellissima, come personalmente non ne ho mai viste prima.
Quella fusione tra tecnologia e tradizione, efficienza e natura incontaminata. E il tutto armoniosamente.
Armonioso è anche il binomio formato dai nuvoloni in cielo e dal sole che ogni Scozzese porta dentro di sé.
Guardatevi intorno mentre procediamo verso Calton Hill, non potete restarne indifferenti!
Ed il Castello? No dico, il Castello? Ma lo vedete che imponenza trasmette? Come un guardiano autoritario eppur friendly.
Ed i palazzi di questa meravigliosa capitale? Squadrateli, dalle loro basi fino alle loro punte. Vi toglierà il fiato.
Eccoci alle pendici di Calton Hill, ora la salita varrà tutto il panorama finale. Ve lo assicuro.
Vi ho portato fin qui per farvi conoscere il Beltane Fire Festival.
Cosa è? E’ un evento annuale partecipativo (ed è proprio questo il bello!), basato su teatro, arti e Natura.
Ufficialmente nasce nel 1988 da un gruppo di appassionati unitisi ad un team accademico della Scuola di Studi scozzesi presso l’ Università di Edimburgo, fondando così la Beltane Fire Society.. Da allora il Festival è ampiamente cresciuto, coinvolgendo oltre 300 tra collaboratori, volontari ed artisti.
Questa ricorrenza prende ispirazione dall’antica festa gaelica e, come tutte le feste celtiche, anche pre-cristiana. I Celti furono una delle tribù più antiche e coraggiose che si conoscano. E barbare, dicono. Ma quale tribù non lo è/è stata?
La festa si basa principalmente su una varietà di influenze storiche, mitologiche e letterarie. E segnando l’inizio della bella stagione, si celebra ogni anno dal 30 aprile al 2 maggio.
Però aspettate, vi spiego meglio come nasce la decisione di collocarla in questi specifici giorni: all’inizio non c’era nessuna data fissa per iniziare il Festival, i Celti seguivano il calendario solare. Il rito si è svolto durante la prima luna piena dopo una giornata primaverile. E’ stato approssimativamente intorno al 1° maggio del moderno calendario inglese. Affascinante, no?
Ma nello specifico, cosa si fa durante questo Festival del Fuoco di Beltane (dall’antico irlandese Beletene, “fuoco luminoso”)?
Ve lo dirò solo se siete d’accordo a fermarci un istante e guardare dove siamo arrivati finora. All’apice di Calton Hill non manca molto.
La parte rituale del Festival è la processione che parte dall’Acropoli e mette in scena una rappresentazione che richiama alcuni aspetti del festival pre-cristiano di Beltane e molti altri riti delle culture antiche: la nascita della Regina a maggio, l’accensione di un grande falò, la danza sotto l’arco di fuoco che apre un passaggio per l’oltretomba… Ci sono ballerini e acrobati, fuochi in ogni dove, suoni di corni e di tamburi, uomini e donne dipinti di blu, rosso, verde e bianco, per rappresentare i 4 elementi naturali (rispettivamente acqua, fuoco, terra ed aria) e danze scatenate ed incalzanti, senza tralasciare stand con cibi e fiori curativi, almeno secondo la credenza popolare.
I biglietti per partecipare sono venduti a sei sterline a testa presso il Castello. Prenotare è moooolto consigliabile, in quanto i posti sono limitati, per mantenere una certa sicurezza ed evitare un sovraffollamento che non farebbe neppure godere al meglio la festa. Il tutto comincia alle 9,00 pm del 30 aprile, quindi chi prima arriva, meglio sta.
Un altro consiglio che sento di farvi è quello di non appesantirvi con borse, alimenti, bevande d’ogni genere e cose futili. Lì troverete, a prezzi ragionevoli, ogni cosa vi possa servire.
Mi raccomando, leggete bene le regole comportamentali prima di entrare nella zona del Festival, perché se non si rispettano verrete respinti a titolo definitivo. Con 12000 persone previste ogni anno, il rigore è d’obbligo per la sicurezza di tutti e..
… Siamo in cima a Calton Hill. Abbiamo scarpinato tanto e non ce ne siamo neppure accorti.
Stendiamoci, godiamoci un meritato riposo. Il manto erboso è morbidissimo, il cielo par non voglia piovere.
Non ancora.
Respirate a fondo e, diversamente da come dico sempre, stavolta non chiudete gli occhi.
Sarebbe l’ottavo peccato capitale.
La Redazione
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