Facebook: gli utenti potranno dire “Non mi piace”

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Alcune indiscrezioni raccolte dal network Usa AbcNews lasciano intendere che presto gli utenti di Facebook potranno segnalare al social network perché non amano un determinato contenuto così che Facebook  possa personalizzare meglio il loro feed. Il product manager di Facebook, Fidji Simo, ha dichiarato: “Entro qualche mese sarà possibile dire, attraverso il social network, perché una determinata cosa piace o non piace”. Simo ha continuato“Stiamo progettando di raffinare questi strumenti cosicché gli utenti possano dirci con precisione le ragioni per le quali stanno nascondendo quel particolare contenuto”.

Non è quindi certo che tale opzione assuma la forma di un pulsante “Non mi piace”. Da molto nei piani alti di Menlo Park si pensa a un tasto “dislike”, ma la paura di una reazione negativa è tanta, nonostante  altri network come YouTube hanno adottato il pollice verso. Per Facebook sarebbe una rivoluzione che potrebbe avere effetti fuori controllo per una piattaforma che conta ormai un miliardo di utenti. È almeno dal 2010 che Zuckerberg è combattuto sulla possibilità di inserire la funzione “pollice verso” per pareggiare il pollice alto, al momento l’unica possibilità di commento di cui è dotato il social network più frequentato del pianeta.

In un’ intervista il sociologo Enrico Finzi ha dichiarato:  “Personalmente sono molto preoccupato dalle conseguenze che questa funzione potrebbe avere sulla gente.  Temo che il dislike possa peggiorare una deriva di violenza e odio che già serpeggia nel sito. Temo che la possibilità di esprimere giudizi negativi possa dare vita a orribili piccole vendette, che potrebbero trasformare il sito in un’orgia di micro aggressività e stupide rese dei conti”. Il rischio è che si possa arrivare a serie e reali manifestazioni d’odio, partendo dal cyberbullismo. Se al momento la possibilità offerta si limita a quella di nascondere annunci indesiderati la novità sarebbe un opzione con la quale sarà possibile aggiungere il motivo dello scarso interesse etichettando l’oggetto come “poco interessante”, “sessualmente esplicito”, “ingannevole”, “offensivo” o altro. Le intenzioni di Zuckerberg  e di chi sta preparando questa nuova feature sarebbero quelle di profilare  meglio i feed proposti agli utenti di Facebook anche se non si sa ancora in che forma.

Giuseppina De Angelis 

 

 

 

 

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