“La poesia non è di chi la scrive. E’ di chi gli serve!” Diceva così Mario Ruoppolo a Pablo Neruda nel film “Il postino”, ultima straordinaria e commovente interpretazione di Massimo Troisi, scomparso solo 12 ore dopo la fine delle riprese. Era il 4 giugno 1994 quando Massimo Troisi morì prematuramente all’età di 41 anni a causa di un attacco cardiaco. “Il postino” è senza alcun dubbio la sua testimonianza morale, che Massimo riuscì a portare a termine nonostante fosse stremato dalla malattia. Le sue pellicole, accolte con grande entusiasmo dalla critica cinematografica italiana, ma anche internazionale ci raccontano gli umori della sua generazione, ma soprattutto ci dicono come Massimo con il suo linguaggio dialettale, la sensibilità, la semplicità, l’umiltà e la timidezza che contraddistinguevano i suoi personaggi sia stato uno dei pochi artisti napoletani ad uscire fuori dai confini della città, a ribaltare il senso stesso dello stereotipo della napoletanità fine a se stessa.
Sensibilità e poesia. Questo era Massimo Toisi. Oggi a quasi 20 anni dalla sua morte Mediaset e Taodue stanno preparando una miniserie proprio sull’attore partenopeo mai dimenticato. A interpretarlo sarà Fabio Troiano, volto noto delle fiction prodotte da Pietro Valsecchi. Stando alle indiscrezioni si tratta di una fiction sulla vita di Massimo Troisi, attesa per il prossimo anno sulle reti Mediaset, il cui titolo sarà “Ricomincio da me”. L’attore è rimasto nel cuore di molti grazie alla sua bravura e semplicità che rendeva tutti i suoi film delle piccole perle cinematografiche italiane indimenticabili. Dalla volontà di rendere omaggio a questo artista italiano nasce il progetto di Valsecchi, che parla di Massimo come un amico fidato e spiega il motivo per cui ha deciso di ricordarlo attraverso una fiction:
“ L’Italia è un paese che dimentica in fretta oggi ci sono i dvd dei film di Massimo, ma i giovani, penso a mio figlio adolescente, non l’hanno conosciuto. Era tempo che stavo pensando al progetto di un film sulla storia umana e professionale di Troisi, e credo che finalmente i tempi siano maturi. Massimo era una persona speciale, un uomo ironico ma dotato di grande sensibilità. Era intelligente e molto spiritoso, abbiamo passato insieme una settimana indimenticabile in un centro benessere. Mi sfidava a biliardo e vinceva sempre lui“.
A dirigere la fiction sarà Luca Miniero (regista di “Benvenuti a Sud” e “Benvenuti a Nord”), mentre per l’attore torinese non sarà facile interpretare un personaggio così amato dal pubblico, per molti quasi “intoccabile”. Senza pensare di imitare il suo stile inconfondibile, difatti gli sceneggiatori e il produttore hanno deciso di ripercorrere la vita di Massimo Troisi fuori dal set. Personaggi chiave saranno i compagni della Smorfia e le compagne che gli sono state accanto durante la sua breve vita: Anna Pavignano (autrice di molte sceneggiature dei suoi film) e Nathalie Caldonazzo (ultima compagna di Massimo).
Ma nonostante si parli di una messa in onda prevista per la primavera del 2014, quasi in concomitanza con il 20° anniversario della sua scomparsa, le riprese non sembrano così imminenti. Difatti non si placano le polemiche dei giorni passati, che rivelano un certo malcontento nel far rivivere Troisi in televisione. Lello Arena, amico e compagno di scena di Massimo Troisi non ha usato mezzi termini per far capire il suo disappunto. In un’intervista a Il Fatto Quotidiano boccia la fiction di Canale 5 dedicata a Massimo Troisi:
“Una strage annunciata. La nostra è una vicenda così avventurosa, straordinaria, complicata, nata anche per caso. Leggerla in maniera banale come una storia di ragazzini che da piccoli giocavano a pallone e che poi diventano artisti è sbagliato. Se racconti questo offendi la qualità del guizzo geniale che la vita può avere, a prescindere da noi. Se vuoi raccontarla devi narrare lo straordinario”.
Lello Arena così come la famiglia di Troisi si sono riservati eventuali azioni legali per tutelare l’immagine di Massimo. Episodi questi che non fanno che rallentare il progetto di Valsecchi, che ha generato un vero e proprio polverone causato dai fan club di Massimo, da cui giungono forte e all’unisono le voci di quanti dicono che: “uno come lui dovrebbe rinunciare a questo tipo di guadagni.”
Maria Scotto di Ciccariello
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