Il ricorso del Napoli è stato parzialmente accolto, da due partite a porte chiuse si passa a una sola, domenica diciotto maggio contro il Verona, in più i partenopei dovranno pagare due ammende una di settantamila euro e una seconda di quarantamila. Questa decisione riequilibra l’iniqua sentenza con la quale era stata punita la tifoseria della Roma. Nella partita Roma – Juventus dell’undici maggio i tifosi giallorossi hanno esposto striscioni a favore dell’ultrà De Santis detto Gastone accusato di aver sparato al tifoso napoletano Ciro Esposito e ferito altri due. Durante la stessa partita da entrambe le curve sono partiti cori contro i napoletani, le curve non hanno fatto il tifo e i tifosi che hanno volevano incitare i propri giocatori sono stati zittiti con maniere forti. Inoltre a Roma in alcuni quartieri erano apparse scritte pro De Santis e altre che si auguravano la morte del tifoso napoletano. Dopo una simile giornata di pseudo tifo tutti gli sportivi si aspettavano pene severe da parte del giudice Tosel, lo stesso che aveva castigato gli azzurri, invece per i capitolini una semplice multa senza chiusura dei settori incriminati o dello stadio intero. La squalifica per due turni dello stadio San Paolo non aveva sorpreso più di tanto i tifosi azzurri da sempre consapevoli che ogni volta che c’è di mezzo il capoluogo campano e, i suoi tifosi/abitanti la stampa nazionale fa a gara a chi getta più fango. I tifosi azzurri da vittime sono diventati carnefici, in un servizio di Mediaset addirittura si è parlato che i supporter partenopei avevano portato loro la pistola e che De Santis l’avesse rubata da questi ultimi? La tifoseria è stata multata per la maglietta che indossava il capo tifoso Gennaro de Tommaso detto Genny la Carogna per istigazione alla violenza per la semplice scritta: Speziale libero e per la pacifica invasione di campo a fine gara.In molti stadi italiani sono comparse scritte che mettono in dubbio la colpevolezza di Speziale come assassino del poliziotto Raciti, senza che fossero chiusi. Quali nuove sanzioni dovrebbero ricevere i nostri politici condannati che sparano a zero sui giudici che hanno emesso nei loro confronti la sentenza? Nella sentenza di Tosel si parla di una trattativa con il capo tifoso quando il ministro dell’Interno ha escluso tale ipotesi. I media nazionali hanno preferito concentrarsi sulla figura del capo tifoso napoletano mentre sono passate in secondo piano le grosse lacune del piano di sicurezza per la finale e senza ricordare che l’ambulanza per il tifoso ferito è arrivata con un’ora di ritardo. Perché far passare i tifosi del Napoli in una zona dove tale Gastone, coinvolto in passato nel aver fermato un derby Roma – Lazio, aveva un chiosco? Tutti i giornalisti a paventare scontri o tumulti per il successivo match Napoli – Cagliari, addirittura parlando di fantomatiche trentamila magliette pro Speziale prenotate dai capi ultrà. La partita invece contro il Cagliari si è svolta regolarmente, senza magliette cori a favore di Ciro in un clima sobrio. I cronisti nei loro resoconti hanno evidenziato poco la compostezza del pubblico e il sobrio giro di campo della squadra con la Coppa Italia. Purtroppo il nostro paese ha altri due sport nazionali: Fregare il prossimo e gettare fango, anche gratuitamente, su tutto ciò che riguarda Napoli. Il vero problema è che il Napoli, il meridione ha una classe politica, industriale completamente succube del nord e zero canali d’informazione nazionali al suo servizio. In una situazione del genere perché lamentarsi se poi il pubblico partenopeo fischia l’inno nazionale.
Ciro Florio
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