Georgina Chervony Lloren è morta ad ottant’anni, per cause naturali: nel testamento ha chiesto un ultimo, curioso, desiderio, ossia assistere al proprio funerale, seduta sulla sedia a dondolo preferita.
Le fotografie testimoniano l’incredibile realtà: la signora pare assopita, con la testa reclinata, accanto ad un mazzo di fiori bianchi.
La figlia, Miriam Chervony, ha dovuto subire le volontà della defunta: vestendola come il giorno del secondo matrimonio, trentadue anni fa.
La signora desiderò essere attorniata da piante e fiori, creando una sorta di macabro giardino tropicale: un “festival” di colori, “rovinato” dall’ambiente macabro.
La cittadina di “Marin di San Juan” è celebre per le curiose veglie funebri: qualche tempo fa un giovane ventitreenne, Cristopher “Perrito” Rivera, fu assassinato; il giovane era un boxeur ed aveva come desiderio, di “salire” per l’ultima volta sul ring.
Difatti esiste un video del defunto che indossa il tipico indumento pre-combattimento ed inforca grossi occhiali neri: seppur in chiaro equilibrio precario, è “appoggiato” in un angolo del ring.
Un altro defunto portoricano, appassionato motociclista, ha scelto di stare accanto alla sua moto: stavolta le immagini non sono pervenute e curioso sarebbe stato lo stratagemma per appoggiare la salma al veicolo preferito.
La volontà del defunto è indubbiamente sacra, ma talvolta l’immagine (immessa sul web) può urtare sensibilità tradizionali, magari cattoliche: inoltre alla morte è imposta una veste “tragi comica”, talvolta in contrasto con l’ambiente che fa da scenario (l’espressione e il colorito del cadavere, non aiutano di certo).
“Week end col morto” fu un film di un certo successo che usci al cinema qualche decennio fa: due ragazzi erano costretti a trovarsi in vacanza con un morto, fingendo che fosse vivo per le altre persone presenti.
Le stranezze del mondo ormai ricreano, nella realtà, qualsiasi film che poteva definirsi impossibile.
Rey Brembilla
Riproduzione Riservata ®