Domenica 26 giugno si è aperta la nuova stagione del Napoli Teatro Festival Italia, giunto alla sua quarta edizione con numeri da capogiro: 33 spettacoli, 119 repliche previste e ben 33 luoghi diversi a fare da cornice agli eventi. Dopo molte polemiche, relative ai fondi comunali da destinare all’iniziativa in questo periodo di forte crisi economica e di tagli alla cultura e al settore teatrale, il festival riparte con alcune novità: la prima è costituita dal cambio di vertice alla direzione artistica, che passa a Luca Fusco, dopo aver visto alla conduzione delle precedenti stagioni, Renato Quaglia; inoltre sono previste due sessioni di eventi: una sessione estiva, dal 26 giugno al 17 luglio, aperta dallo spettacolo “Le dragon blue” del regista canadese Robert Lepage, applauditissimo al San Carlo domenica sera; una seconda sessione, autunnale, che dal 27 settembre all’8 ottobre, nonostante un numero minore di eventi, porterà a Napoli nomi di grande spessore – gli spettacoli vedranno, infatti, impegnati grandi registi e coreografi europei come Lluis Pasqual e Maurizio Scaparro.
Tra le tradizioni, invece, anche quest’anno non mancheranno il Premio Maschere del Teatro – che andrà in onda in diretta su Rai uno – ed il festival parallelo, l’E45 Napoli Fringe Festival, organizzato dal Teatro Stabile di Napoli, che prevede la messa in scena di 20 spettacoli al Ridotto del Mercadante e al Teatro Sannazzaro, volto a promuovere l’attività di giovani compagnie e promesse del mondo del teatro.
Dal San Carlo al San Ferdinando, molti e diversi sono i luoghi scelti per le rappresentazioni e gli spettacoli; non soltanto teatri, ma anche monumenti ed altri edifici storici della città diventeranno palcoscenico per le compagnie che giungeranno a Napoli con i loro talenti: il Real Albergo dei Poveri ospiterà le pièces del coreografo brasiliano Ismael Ivo, “Sacrificium-Victims of musical sensuality” e “Le sacre du Printemps”; l’ex Asilo Filangieri accoglierà il “Ritratto dell’artista da giovane”; le Catacombe di San Gennaro saranno la location per “La Tana”, opera di Kafka rivisitata da Francesco Saponaro con protagonista Mascia Musy; infine, per lo spettacolo “Otello e Jago, viaggio in mare” di Antonella Monetti, allestito in barca a vela, la cornice sarà il golfo di Napoli.
Spazio importante sarà dato anche a spettacoli di stampo mitologico, con “Variazioni sul mito – femminile sotterraneo Arianna, Elena, Antigone” diretto da Bruno Garofalo, con protagonista Giovanna Di Rauso – che riporterà in vita le tre donne della mitologia all’interno del Tunnel Borbonico – e “Hybris” di Enrico Frattaroli che rivisiterà il mito di Edipo.
Nonostante il programma ricco di eventi imperdibili, che coinvolgerà artisti italiani ed internazionali, dall’alto rassicurano: le spese sono state tagliate di almeno un terzo rispetto alle precedenti edizioni; Caterina Miraglia, Presidente della Fondazione Campania dei Festival e successore di Rachele Furfaro, ha infatti sottolineato che l’edizione di quest’anno rappresenta concretamente “la volontà di mantenere in vita un’istituzione come questa. Il festival ha un’incidenza economica significativa e questo poneva la Giunta in condizioni di valutare se vi fossero le forze necessarie per realizzare la rassegna rendendola più virtuosa. Per il festival, sono stati investiti 4 milioni e 500 mila euro, circa un terzo rispetto agli anni precedenti. Ma il festival è solo economicamente svantaggiato non certo culturalmente”.
Anche per l’acquisto dei biglietti ci saranno dei cambiamenti: l’organizzazione, infatti, al fine di favorire la partecipazione dei cittadini ad eventi culturali di così grande valore, ha diminuito gli inviti eliminando le cosiddette card nere, che consentivano l’ingresso previa telefonata. Il costo dei biglietti resta, invece, quasi invariato rispetto agli anni precedenti: 25 euro per l’acquisto dell’abbonamento, 10 euro per il singolo spettacolo; per informazioni http://www.teatrofestivalitalia.it.
Sara Di Somma
Riproduzione Riservata ®