Era nel programma del sindaco De Magistris fin dall’inizio della sua campagna elettorale: una Zona a Traffico Limitato per il nostro centro storico, al fine di migliorarne la vivibilità e garantire che diventi finalmente un valido biglietto da visita per l’immagine di Napoli nel mondo.
In un territorio, da sempre, congestionato dal traffico e affannato dalle innumerevoli automobili che, ogni giorno, invadono le strade sottraendo spesso ai pedoni anche lo spazio loro destinato (dunque anche agli eventuali turisti in visita, costretti a far lo slalom tra le vetture in sosta vietata o a viaggiare in taxi per ore, nel tentativo di raggiungere i luoghi d’interesse del centro città), la giunta comunale ha previsto una “maxi” isola pedonale che scatterà a giorni.
La situazione in centro è, infatti, giunta alla saturazione pertanto, oltre a difendere i cittadini dallo stress del traffico napoletano e l’area del centro dal parcheggio selvaggio (quotidianamente nella zona ci sono decine e decine di auto in sosta abusiva), la Ztl tenterà di ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico e l’uso illegale delle corsie preferenziali, per migliorare, così, anche la velocità del trasporto pubblico.
Il 22 settembre sarà attivata soltanto la prima tappa del progetto: si parte con la chiusura al traffico di via Pessina, piazza Dante e via Duomo – dove sarà istituita una corsia preferenziale, 24 ore su 24, fruibile esclusivamente da mezzi pubblici, taxi, mezzi di soccorso ed autoveicoli che trasportano diversamente abili – per giungere, poi, alla definitiva pedonalizzazione dell’area entro Novembre, quando sarà chiuso al traffico il perimetro all’interno di via Foria, via Pessina e via Toledo, corso Umberto, via Poerio e via Cirillo.
La Ztl sarà in vigore dalle 7.00 alle 18.00 tutti i giorni e, a sostegno della stessa, sarà istituita anche una nuova linea di trasporto pubblico: il Comune ha, infatti, assicurato che la nuova C55 (Piazza Cavour – Piazza Museo – Via Pessina – Via Toledo – Piazza Carità – Piazza Matteotti – Via Sanfelice – Piazza Bovio – Corso Umberto I – Via Duomo – Via Foria – Piazza Cavour) permetterà ai cittadini di giungere comodamente in centro anche senza utilizzare la propria auto.
Nella zona che costeggia l’area a traffico limitato aumenteranno, poi, i parcheggi delimitati dalle strisce blu che, da 2200, diverranno 5000; tuttavia, per scongiurare definitivamente l’uso dell’auto, il comune ha previsto un deciso aumento delle tariffe previste per la sosta: nella zona compresa tra via Foria, via Carbonara, via Cirillo e via Poerio si pagheranno due euro per la prima ora e due euro e cinquanta per le successive, con la possibilità – prima non prevista – di pagare le frazioni di ora e la riduzione del parcheggio ad 1 euro nei week end. Naturalmente i residenti, aventi diritto ad un permesso auto gratuito per ciascun nucleo familiare, dovranno richiedere una specifica autorizzazione, mentre per il parcheggio di una seconda auto sarà necessario pagare 150 euro l’anno (Info utili su www.napolipark.org o al numero verde 800 – 904936).
Come ogni cambiamento che si rispetti, la Ztl prevista dalla nuova giunta comunale, non è esente da critiche e polemiche, soprattutto da parte di chi possiede negozi o studi professionali all’interno dell’area predisposta alla pedonalizzazione. Commercianti, avvocati e partiti d’opposizione si sono già schierati contro il progetto ed hanno richiesto modifiche, volte soprattutto a creare ulteriori infrastrutture necessarie ad un’isola pedonale: oltre allo slittamento della Ztl dalle 17 alle 24, hanno infatti richiesto che vengano garantiti pass per ingresso e sosta per i lavoratori stanziali, che sia inclusa nella Ztl la zona portuale (che offrirebbe ulteriori spazi per la sosta), che siano potenziati i parcheggi interscambio esterni ed eliminato il cordolo centrale lungo tutto il Rettifilo (affinché sia possibile la sosta su uno dei due lati della carreggiata), che sia possibile parcheggiare senza un limite di tempo nella sosta a pagamento su strisce blu.
Le perplessità riguardano anche l’efficienza del trasporto pubblico (in molti ritengono che gli 8 minuti impiegati dalla nuova linea C55 per ciascuna corsa, siano troppi) e la trasformazione del Corso Umberto in una strada a scorrimento veloce: “Siamo a favore della trasformazione del Rettifilo in Ramblas o Champs Elysées – sostiene Pisanti, proprietario della nota libreria in corso Umberto – ma non ci sembra il momento giusto. Con questa Ztl perderemo clientela perché la gente non si può fermare”.
Anche quando fu prevista la Ztl in via Scarlatti al Vomero si presentarono le stesse proteste, mentre oggi molti commercianti sembrano soddisfatti del provvedimento che ha reso l’area, prima occupata esclusivamente dalle auto, una piacevole passeggiata. Quando, poi, l’anno scorso si è resa necessaria l’istituzione di una ulteriore Ztl in via Luca Giordano, altra strada centrale del quartiere fin troppo spesso congestionata dal traffico, la pedonalizzazione ha causato altre grandi polemiche in quanto, come ricordato da Gennaro Capodanno del Comitato Valori Collinari, “il traffico è stato semplicemente dirottato rispettivamente su via Cimarosa e su via Gino Doria, non risolvendo nessuno dei problemi, a partire da quello dell’inquinamento atmosferico”. Dunque, come spesso accade quando è in atto un cambiamento, forse bisognerà valutare nel tempo l’efficacia della Zona a Traffico Limitato del centro storico, riscontrandone le criticità ad “esperimento” effettuato.
Tra qualche mese la giunta e i cittadini più o meno restii dovranno stabilire l’utilità e la validità di questo provvedimento per l’area interessata (se avrà avuto ripercussioni negative su altre zone, se davvero i napoletani avranno lasciato più spesso a casa l’auto – obiettivo cui il provvedimento sembra realmente puntare – se il servizio di trasporto pubblico – anche in previsione dei grandi tagli economici della manovra nazionale – sarà stato efficace ed efficiente garantendo ai cittadini la possibilità di usufruire del centro storico come fatto finora) ed eventualmente ridiscuterne le caratteristiche in base alle valutazioni effettuate.
Sara Di Somma
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