Qualcuno avrà sicuramente sentito parlare del Baby Shower Party.
Questo party è un ricevimento, organizzato solitamente dal settimo mese di gravidanza in poi, per circondare di affetto la donna incinta, facendole percepire una vicinanza fisica ed emotiva da parte di amiche e parenti. In origine era riservato al primogenito, poi si è esteso anche alle nascite seguenti. Letteralmente “baby shower” indica una sorta di doccia di regali per il nascituro, anche se in realtà l’etimo di questo evento è da ricondurre al suo creatore, l’argentiere tedesco Franz Schauer.
Il galateo prescrive che la festicciola venga organizzata non direttamente dalla futura mamma, che potrebbe affaticarsi eccessivamente, bensì dalle amiche più care: a loro il compito di scegliere il luogo, gli addobbi più belli e colorati, cibo e bevande varie. Spetta però alla mamma festeggiata predisporre la lista degli invitati.
Solitamente il Baby Shower Party si tiene nel pomeriggio, concretizzandosi in una gustosa merenda da consumare magari in giardino, godendo quindi di uno scenario immerso nel verde. A discrezione della futura mamma la festa può comunque avere luogo anche a pranzo o a cena: l’importante è lo spirito con cui la si affronta, e il senso di condivisione.
Assumono quindi una valenza simbolica i regali donati dalle amiche alla festeggiata: oltre a quelli acquistati nei negozi, si potranno donare oggetti e abitini realizzati con le proprie mani, oppure gli abiti dismessi dei propri figli più grandi. In America il baby shower è ormai una procedura istituzionalizzata, tanto che alcuni negozi per bebè si sono organizzati con apposite liste simili alle liste nozze, in modo da evitare doppioni o regali indesiderati.
Durante il baby shower, oltre all’apertura dei regali, vengono organizzati giochi tematici di vario tipo, come indovinare la nascita o il sesso del nascituro, indovinare la misura della circonferenza del pancione, giochi da tavola e di società.
In origine questa festa era rigorosamente preclusa all’universo maschile: erano ammesse solo le donne. Invece da qualche tempo anche gli uomini si stanno ritagliando una partecipazione all’interno di questi eventi, frutto probabilmente anche del rinnovato ruolo paterno assunto nella società attuale. A riprova di ciò, si stanno affermando anche i Baby Shower Party al maschile: sorta di addio al celibato declinato in versione neo papà.
Questa festa ha una connotazione spiccatamente spirituale in India, dove le donne si radunano attorno alla futura mamma sussurrandole parole di affetto e augurio per la vita che porta in grembo. Invece, in Cina e in Giappone, la festa di benvenuto avviene solo quando il piccolo ha già compiuto il primo mese di vita.
Protagoniste indiscusse della festa sono le torte di pannolini, decorate con immagini di pannolini o tutine, calzini o altri indumenti utili al nascituro, il tutto con forme e colori accattivanti.
Il Baby Shower Party, al di là dell’aspetto dichiaratamente consumistico, ne cela uno più profondo: quello relativo alla vicinanza emotiva nei confronti della futura genitrice, che in tal modo sente di avere accanto a sé le persone più care in un momento di gioia ma anche di stress. Questo dovrebbe anche servire a farle comprendere che, una volta divenuta mamma, potrà contare su un’allegra tribù al femminile, pronta a sostenerla e a trasmetterle la propria esperienza.
Federica Formisano
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