È stata tanta la noia per gli appassionati di calcio, la scorsa domenica. Bisogna immaginarli poverini intenti a guardare diretta premium o la diretta gol di Sky, con collegamenti ed interventi da un campo all’altro senza mai un gol. E bisogna immaginarsi anche i poveri telecronisti, pronti a chiedere la linea per una punizione dal limite o un palo, i più fortunati.
Poverini quelli della tv, certo, ma forse ancor di più quelli della radio. Tutto il calcio minuto per minuto senza neanche un intervento, nemmeno per un gol annullato. Hanno gongolato solo gli inviati di Novara, con un bottino di ben due gol (del Bologna), che saranno sembrati una goleada.
A spettatori, radioascoltatori e cronisti dobbiamo aggiungere i tanti giocatori del totocalcio o quelli del fantacalcio: entrambi con una penna in mano, per segnare la variazione di un risultato o un gol di qualche calciatore. La mano per lo più è rimasta immobile.
La settima giornata del campionato di serie A ha regalato ben 5 pareggi per 0-0. Non è una cosa da tutti i giorni. Non succedeva da ventidue anni, dal 18 giugno 1989. Era la 33ª e penultima giornata di campionato. Allora, infatti, la serie A era composta da sole 18 squadre. Ma a parte l’ultimo precedente la circostanza è piuttosto rara. È capitata solo 4 volte nella storia del campionato. Le statistiche, riportate in questi giorni da tanti organi di stampa, ci hanno mostrato le date incriminate: La prima volta è capitato il 6 maggio 1966 con sei pareggi e ben cinque 0-0; la seconda è successo l’ 11 marzo 1979, e anche in questo caso i 0-0 furono cinque su otto partite; e cinque 0-0 anche il 14 settembre 1979, prima giornata di campionato conclusasi con 7 pareggi.
A queste giornate va aggiunta quella di domenica scorso: 6 gare e soltanto 2 reti, segnate dal Bologna (Ramirez e Acquafresca) in casa del Novara. Le altre 5 partite, compresa Cesena-Fiorentina delle 12.30, sono finite 0-0.
Al di là delle statistiche e del numero di 0-0, la circostanza forse più impressionante è che nelle altre partite, non giocate di domenica pomeriggio, i gol ci sono stati. In quattro gare ben 12 gol, ed esattamente 3 a partita, nelle gare di sabato: Catania – Inter 2-1, Milan- Palermo 3-0 e Napoli – Parma 1-2, e nel posticipo serale della domenica: Lazio – Roma 2-1.
E anche questo dato deve portare ad una riflessione. La domenica senza reti si sarebbe forse notata di meno senza questo campionato spezzatino, giusto o sbagliato che sia, a cui siamo abituati da anni e che lascia al pomeriggio di domenica gli incontri forse meno interessanti, o sicuramente quelli che non vedono impegnati le big, a parte qualche eccezione qua e là.
Forse questo non significa niente, ma la domenica senza reti, inutile negarlo, ci ha lasciato un po’ sconcertati, e ha fatto di nuovo parlare di quanto sia brutto il campionato italiano, con squadre che pensano a non prendere gol più che a farli. Discorso senza capo ne coda. Chi ama il calcio sa che le partite si vincono anche non prendendo gol, lo sa bene l’Udinese prima con la miglior difesa, e sa apprezzare anche una bella tattica difensiva.
Consoliamoci con i record(negativi): domenica si è anche toccato il minimo di gol stagionali, ovvero 14. Speriamo che per quest’anno tale record resti imbattuto.
Umberto Rennella
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