Continuano le scosse di assestamento – oltre 70 – in Turchia, dopo il violento sisma di magnitudo 7,2 della scala Richter che ieri ha colpito la provincia orientale del paese, con epicentro localizzato a17 chilometrida Van. Il bollettino provvisorio diffuso durante la notte conta 217 morti accertate, 1.090 feriti e centinaia di dispersi, dato che fa pensare al peggio. Ma secondo gli esperti le cifre del bilancio finale è purtroppo destinato a salire: si parla infatti di oltre mille vittime
L’area colpita, in una provincia montagnosa al confine con l’Iran, come tuttala Turchia, è una zona sismica attraversata da importanti faglie e già in passato soggetta ad episodi sismici. Decine e decine gli edifici interamente rasi al suolo e si scava ancora per portare in salvo le persone intrappolate dalle macerie. La situazione più grave è a Ercis, località di circa 100mila abitanti in cui 55 palazzi residenziali sono crollati. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan sopraffatto dalla tragedia ha dichiarato chela Turchiaè finora in grado di affrontare la situazione contando sulle sole proprie forze, ringraziando comunque tutti i governi che hanno offerto il loro sostegno, compresi Israele e l’Armenia.
Non si hanno al momento notizie di vittime italiane. L’unica famiglia italiana residente a Van, città capoluogo dell’omonima provincia turca colpita dal sisma ha confermato ad amici e parenti lo scampato pericolo.
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